Giornata della fratellanza, Papa Francesco: “Siamo fratelli o crolla tutto”

Giornata internazionale della fratellanza
Giornata internazionale della fratellanza

CITTÀ DEL VATICANO. – Un evento cui, pur se a distanza, hanno partecipato insieme e nella prospettiva della “fratellanza universale” capi religiosi di fedi diverse, come papa Francesco e il grande imam di Al Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, massima autorità dell’Islam sunnita, oltre a leader globali come il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

E’ la seconda Giornata internazionale della Fratellanza umana, istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu con la risoluzione del 21 dicembre 2020, celebrata oggi nel terzo anniversario della firma del Documento di Abu Dhabi da parte di papa Bergoglio e dello stesso Al-Tayyeb.

Cuore della Giornata, l’evento celebrativo in seno all’Expo di Dubai, organizzato congiuntamente dal Ministero per la Tolleranza e la Coesistenza degli Emirati Arabi Uniti e dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, con il sostegno della Santa Sede e dell’Università di Al-Azhar.

“Oggi, lo ripeto, non è tempo di indifferenza: o siamo fratelli o crolla tutto. E questa non è un’espressione meramente letteraria di tragedia, no, è la verità! O siamo fratelli o crolla tutto, lo vediamo nelle piccole guerre, in questa terza guerra mondiale a pezzetti, come si distruggono i popoli, come i bambini non hanno da mangiare, come cala l’educazione…

È una distruzione. O siamo fratelli o crolla tutto”, ha dichiarato papa Francesco nel suo videomessaggio, ricordando che “la fratellanza è uno dei valori fondamentali e universali che dovrebbe essere alla base delle relazioni tra i popoli, così che quanti soffrono o sono svantaggiati non si sentano esclusi e dimenticati, ma accolti, sostenuti come parte dell’unica famiglia umana”.

“Siamo fratelli! – ha ribadito – Tutti, nel nostro condividere sentimenti di fratellanza gli uni per gli altri, dobbiamo farci promotori di una cultura di pace, che incoraggi sviluppo sostenibile, tolleranza, inclusione, comprensione reciproca e solidarietà”.

“Tutti viviamo sotto lo stesso cielo – ha insistito il Papa -, indipendentemente da dove e da come viviamo, dal colore della pelle, dalla religione, dal ceto sociale, dal sesso, dall’età, dalle condizioni di salute e da quelle economiche. Siamo tutti diversi eppure tutti uguali, e questo periodo di pandemia ce lo ha dimostrato. Ripeto ancora una volta: da soli non ci si salva!”.

Nella sua lettera, il presidente Biden ha fatto appello a una “cooperazione globale” tra persone di ogni provenienza, cultura e credo per far fronte alle sfide troppo grandi di oggi: la crisi economica, la pandemia da Covid-19 e l’aumento della violenza in tutto il mondo.

“Insieme – ha aggiunto – abbiamo la reale opportunità di costruire un mondo migliore che sostenga i diritti umani universali, elevi ogni essere umano e promuova la pace e la sicurezza per tutti”. Un lungo videomessaggio ha inviato anche il grande imam Al-Tayyeb, spiegando che “questa celebrazione significa la ricerca di un mondo migliore in cui prevalga lo spirito di tolleranza, fraternità, solidarietà e collaborazione”.

E ha ribadito l’impegno a “rimuovere tutti gli stimoli di odio, conflitti e guerre. Abbiamo davvero un gran bisogno di amicizia, cooperazione e solidarietà per affrontare le vere sfide che minacciano l’umanità e compromettono la sua stabilità”.

Tramite Twitter, infine, si è unito allo spirito della Giornata anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Gueterres. “La Giornata Internazionale della Fratellanza Umana è un’occasione per riflettere sull’importanza della comprensione culturale e religiosa e del rispetto reciproco – ha affermato -. Insieme, in solidarietà, possiamo creare un mondo più inclusivo, pacifico e giusto per tutti”.

(di Fausto Gasparroni/ANSA)

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