Terre des Hommes: “Un adolescente su due vittima di bullismo”

Ragazzo con la testa appoggiata sulla tastiera del computer dvanto lo schermo. Cyberbullismo
Ragazzo con la testa appoggiata sulla tastiera del computer davanti allo schermo.

ROMA. – Bullismo e cyberbullismo continuano a rimanere problemi centrali degli adolescenti italiani, ma la pandemia ha portato in dote anche più solitudine e per questo che i ragazzi chiedono maggiori spazi di dialogo e più assistenza psicologica.

A raccontarlo, come ogni anno alla vigilia della Giornata Nazionale contro bullismo e Cyberbullismo del 6 febbraio, sono i dati raccolti dall’Osservatorio Indifesa 2021, realizzato da Terre des Hommes e OneDay, con l’aiuto di ScuolaZoo e delle sue community, che ha coinvolto più di 1700 ragazzi e ragazze dai 14 ai 26 anni in tutta Italia.

Dall’indagine emerge che 1 adolescente su 2 è vittima di bullismo: il 50% dice di aver paura di subire violenza psicologica, il 44% di bullismo ed hanno provato “profondo dolore” per discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, offese razziste, bodyshaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio.

Non va meglio quando navigano in rete: 7 adolescenti su 10 non si sentono sicuri. A preoccuparli maggiormente è proprio il rischio di cyberbullismo (68,8%) seguito da revenge porn (60%) furto di identità (40,6%) e stalking (35%) ma anche l’alienazione dalla vita reale (32,4%) con la creazione di modelli irraggiungibili, è fonte di frustrazione.

Dalla ricerca emerge anche il disagio psicologico esasperato o causato dai due anni di pandemia. Il 37,5% degli intervistati teme l’isolamento sociale, il 35% ha paura di soffrire di depressione, il 22% di solitudine. L’88% afferma di sentirsi solo o molto solo (l’anno scorso era il 93%). Tra le cause della solitudine il 31% dice di non sentirsi ascoltato in famiglia, il 30% non si sente amato, il 29,2% non frequenta luoghi di aggregazione.

Gli adolescenti sono preoccupati per la loro salute mentale e chiedono che il loro disagio venga considerato seriamente da parte degli adulti, soprattutto insegnanti e genitori e desiderano poter accedere ad un supporto psicologico per superare i momenti di difficoltà.

Per la Gen Z è fondamentale non restare indifferente e parlare sempre di più di questi temi con i coetanei, poter fare corsi di educazione all’emotività, partecipare a più iniziative di sensibilizzazione e, tra l’altro, propongono di coinvolgere i principali social network per chiedere di rafforzare i meccanismi di segnalazione di contenuti inappropriati.

“I due anni di pandemia hanno portato ad un forte aumento dei disturbi piscologici e psichiatrici tra i più giovani. Un disagio che gli adulti – osserva il direttore generale di Terre des Hommes Italia Paolo Ferrara – non possono più fare finta di non vedere. Il bonus psicologo poteva essere una risposta temporanea a tale emergenza; tuttavia, l’assistenza piscologica per gli adolescenti dovrebbe essere una misura strutturale che assicuri una maggior attenzione per la salute mentale di ragazzi e ragazze”.

(di Emanuela De Crescenzo/ANSA)

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