Tv: continua crescita streaming, Netflix leader

Il logo di Netflix sullo schermo di un computer
Il logo di Netflix sullo schermo di un computer. EPA/ETIENNE LAURENT

MILANO. – In continua espansione le piattaforme streaming con Netflix in testa mentre la tv tradizionale rallenta. E’ quanto emerge dalla nuova edizione del Report Media & Entertainment dell’Area Studi di Mediobanca che analizza le performance, dal 2018 al 2021, dei principali gruppi italiani e dei 21 maggiori player privati mondiali.

Dati che certificano, dopo un 2020 difficile, anche il rimbalzo del settore con un fatturato nei primi 9 mesi del 2021 in crescita del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, salvo la flessione di Sony Picture (-3,6%).  A dare lo slancio soprattutto i servizi streaming con ricavi aumentati del 25,8% (rappresentando ora il 18% circa del giro d’affari complessivo, dal 16% del 2020).

E in questo senso è consistente anche la crescita degli abbonati (+26%). Il podio è appunto di Netflix (214 milioni), seguita da Disney (179 milioni) e Warner Media (69 milioni). Sempre Netflix evidenzia un Cagr, ossia il tasso annuo di crescita composto, nel triennio 2018-2020 in crescita del 25,8%,. Più del doppio rispetto a Fox (+10,1%).

Cali a doppia cifra, invece, per Mfe (-11,7%) e Sony Picture (-12,3%). Nei 9 mesi 2021 inoltre rimbalza anche la raccolta pubblicitaria (+19,7%) e gli introiti dei parchi a tema (+47,4%, ma con ancora un limitato apporto ai ricavi aggregati), mentre il recupero della Pay TV tradizionale non è andato oltre il +3,6%, confermando una modalità di accesso ai contenuti media sempre più on demand e frammentata.

A livello di redditività industriale, l’ebit margin è salito al 16,8% (in miglioramento di 0,7 punti percentuali). Tra gli otto operatori con redditività superiore a quella media di settore ben sette sono statunitensi, con Univision che si è attestata al 28,3% (in calo però di 4,5 punti percentuali). Nello stesso periodo l’ebit margin di MediaForEurope è salito di 8,7 punti percentuali., la migliore performance tra tutti gli operatori internazionali, portandosi al 13,8%, il livello più elevato tra i broadcaster europei.

Guardando infine nel dettaglio l’Italia, per quanto riguarda principali operatori del settore si stima nel 2021 una crescita dell’8% dei ricavi complessivi. Sky, Rai (che è ancora l’emittente più seguita dagli italiani), Mediaset detengono più dell’80% del settore televisivo nazionale. Infine il canone della Tv pubblica si conferma il più basso d’Europa. E però possibile attendersi una recrudescenza dell’evasione a partire dal 2023, se dovesse esserci l’abolizione della riscossione in bolletta per gli impegni sottoscritti dall’Italia per accederé ai fondi del Pnrr.

(di Fabio Perego/ANSA).

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