Imprese agricole sempre più green, impegno per 56,7%

Un agricoltore sul trattore
Un agricoltore sul trattore

ROMA.  – La scommessa è migliorare l’utilizzo di acqua, suolo ed energia nei campi attraverso l’innovazione, ma anche tutelare qualità e salute alimentare e poter gestire i rischi provocati dal clima e dai mercati nei campi.

É il ritratto delle aziende agricole sempre più attente ai temi ambientali e non solo. Rispetto al periodo pre-Covid il 56,7% degli imprenditori è impegnato su questo fronte, ma anche per quanto riguarda la sostenibilità sociale (47,9%) e le relazioni di filiera (45%).

La conferma arriva dalla seconda edizione del Rapporto di Agricoltura100 di Reale Mutua e Confagricoltura, condotto su un campione di oltre 2 mila imprese, da cui emerge la profonda consapevolezza dell’interdipendenza che c’è oggi in agricoltura tra sostenibilità e innovazione tecnologica. Nel 2021 le imprese con un livello alto e medio-alto sono passate dal 48,1% al 49,1% del totale, mentre quelle dove è ancora limitato scendono dal 17 %al 12,7%. Per quanto riguarda le azioni messe in campo dalle imprese, oltre alla valorizzazione delle risorse, c’è anche la sicurezza sul lavoro (66,8%) e la valorizzazione del capitale umano (64,4%).

Ma l’innovazione tecnologica comporta dei  costi che non sono alla portata di tutti, spiega il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli intervenuto alla presentazione del rapporto, che rilancia un modello di condivisione dei servizi 4.0. “Non possiamo pensare che il micro imprenditore possa essere proprietario di droni e trattori a guida automatica”, ha precisato il ministro, per questo va rafforzato il principio dei servizi condivisi dove le attività delle organizzazioni di categoria, dei produttori e delle reti sono fondamentali. “In questo modo riusciremo a garantire a tutti di accederé all’innovazione che consente alle imprese di fare un percorso di sostenibilità”.

Ma secondo il ministro a complicare tutto è ancora la pandemia, i cui effetti si sommano alle attuali emergenze del caro energia e dell’impennata di tutti i costi di produzione. “Il tema della sostenibilità ci accompagna in tutti i nostri interventi – precisa il ministro – ma dobbiamo capire l’effetto che avranno nel tempo in un mercato che oggi è distorto”. Una cosa è certa, occorre rispondere alla sensibilità che le imprese stanno dimostrando di avere, come confermato da Agricoltura100 che ha voluto anche premiare le best practice in Italia.

Sul podio la Cantina Produttori Valdobbiadene, Iori Srl  in provincia de L’Aquila e la Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo a Caluso nel torinese. Sono state riconosciute anche sei menzioni speciali per l’attenzione all’impatto ambientale, per la qualità alimentare, per la gestione del rischio e protezione dei lavoratori, per i rapporti con le reti, la filiera e la comunità locale, per la qualità del lavoro e occupazione dei giovani e per l’agricoltura al femminile.

(Sabina Licci/ANSA).

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