Dal Pino lascia Lega A, Gravina: “Ora subito elezioni”

Il presidente della Lega Seria A Paolo del Pino.
Il presidente della Lega Seria A Paolo del Pino. (ANSA)

MILANO. – Paolo Dal Pino non è più il presidente della Lega Serie A. Il manager milanese ha presentato oggi le sue dimissioni, anticipate dall’ANSA, con una lunga lettera inviata ai club. “In gennaio ho trasferito in California il centro della mia vita professionale e familiare.È pertanto

impossibile continuare nel mio ruolo di Presidente della Serie A”, le parole di Dal Pino, che lascia la carica dopo due anni (era stato eletto la prima volta nel gennaio 2020 e poi rieletto l’anno seguente). Dal Pino avrebbe maturato la scelta a inizio gennaio, ma ha deciso di procrastinare l’addio di qualche settimana per gestire la difficile fase di inizio anno con le partite rinviate per covid e la riduzione della capienza degli stadi a cinquemila spettatori.

Un addio che scatena un nuovo caos in Lega, in un momento delicato non solo per il massimo campionato ma per tutto il calcio italiano. Anche perché il passo indietro di Dal Pino arriva dopo settimane in cui lo scontro politico in Serie A si è di nuovo acceso. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lettera inviata dai club al presidente del Coni, Giovanni Malagò, e alla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, per respingere la riforma della Figc sul tema maggioranze.

Un documento che conteneva il nome di tutti i club, ma da cui alcune società hanno poi voluto prendere distanza, aprendo ulteriormente lo strappo tra la Lega e la Figc, portando il presidente federale, Gabriele Gravina, a rispondere parlando di “sconcerto e imbarazzo”. Proprio il numero uno della Federcalcio oggi ha voluto indicare la strada alla Lega, inviando una lettera all’ad, Luigi De Siervo, in cui gli chiede di convocare immediatamente una assemblea elettiva per nominare un nuovo presidente.

Sullo sfondo resta anche l’ipotesi di un commissariamento, non solo con un commissario ad acta per intervenire sullo statuto adeguandolo alle indicazioni della Figc, ma anche un commissario straordinario per la gestione della Lega fino alla nomina del nuovo presidente. Opzione che i club, però, preferirebbero evitare, tanto che circola anche l’ipotesi di elezioni per indicare un vicepresidente, attualmente non nominato, che possa fungere da reggente senza intervento federale (tra i nomi ci sono quelli di Scaroni e Percassi, già oggi nel Consiglio di Lega).

Per un nuovo presidente, serviranno 14 voti a favore nelle prime due assemblee elettive, poi dalla terza la maggioranza semplice, ma oggi sembra che nessuno tra i fronti dei club club abbia abbastanza voti per arrivare a breve alla nuova nomina.

Lascia un commento