Bullismo e baby gang, escalation di episodi a Bologna

Foto in penombra, tre ragazzi stanno malmenando un loro coetaneo steso a terra.
Baby gang in azione.

BOLOGNA. – In provincia di Bologna un 16enne è stato arrestato dai carabinieri per aver accoltellato e ferito al volto, il 7 gennaio a una fermata dell’autobus, un ragazzo di un anno più grande. Nel Parmense per altri cinque adolescenti, tra 15 e i 17 anni, è stata disposta la misura cautelare della permanenza in casa dal Tribunale per i Minorenni. Il provvedimento arriva dopo l’aggressione che i cinque avevano messo a segno ai danni di un gruppetto di tredicenni a una sagra di paese a Collecchio, una rapina commessa a settembre e fruttata un portafogli.

Sono solo gli ultimi due casi di delinquenza giovanile registrati in Emilia-Romagna, nel giorno in cui a Reggio Emilia un altro minorenne è finito ai domiciliari per violenza sessuale ai danni di una coetanea. La criminalità minorile è in crescita in tutta la regione, come è stato sottolineato anche nella recente inaugurazione dell’anno giudiziario:

“Bologna risulta essere la città italiana con il più alto indice in tutta Italia”, ha detto il presidente della Corte di appello Oliviero Drigani, ponendo l’accento sulla situazione del capoluogo. Proprio a Bologna, nelle prime settimane dell’anno, si sono susseguite segnalazioni di bullismo, che sempre più spesso passa rapidamente dalle intimidazioni verbali alla violenza.

Indagando su alcuni episodi in zona Corticella, i carabinieri hanno scoperto l’esistenza di una sorta di ‘tribunale di strada’ inventato da una banda di ragazzini, maschi e femmine con età media 15 anni, per giudicare e punire i coetanei che, a loro dire, avevano fatto qualcosa di sbagliato. Il ritrovo era al capolinea del bus 27.

La scorsa settimana erano stati denunciati cinque adolescenti per stalking in concorso, ai danni di un 14enne che era stato affrontato e minacciato con un coltello. L’aggressione, ‘una lezione’ dopo che lui aveva parlato male di loro, era stata anche filmata con lo smartphone. Successivi accertamenti hanno permesso di identificare e denunciare alla Procura per i Minorenni, per lo stesso reato, altri tre giovanissimi, facendo salire a otto i componenti del gruppo.

Ancora più giovani, quasi tutti under 14 e quindi non imputabili, sono invece i membri della ‘baby gang’ attiva in zona Savena: i residenti, esasperati, hanno segnalato auto danneggiate, anziani spinti per terra, bambini spaventati e costretti a rifugiarsi nei negozi, utilizzo di petardi e altro ancora. Tutto è stato documentato dai carabinieri che hanno identificato alcuni di loro.

A San Matteo della Decima, in provincia, altri 15 ragazzini tra i 12 e i 13 anni sono stati chiamati in caserma, accompagnati dai genitori, perché considerati responsabili di una serie di azioni in paese: petardi lanciati dentro la chiesa del paese, atti vandalici, minacce a chi li rimproverava.

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