Il sindaco di New York costretto alla retromarcia sul fratello

Eric Adams . ANSA/ EPA/JUSTIN LANE

WASHINGTON.  – Primo, sonoro schiaffo al neo sindaco dem di New York, l’afroamericano Eric Adams, finito sotto tiro per l’assunzione del fratello, annunciato prima come vice commissario del dipartimento di polizia a 240 mila dollari l’anno e poi, in seguito alle polemiche, degradato a direttore esecutivo per la sicurezza del primo cittadino a 210 mila dollari l’anno.

Ora però la commissione cittadina sui conflitti d’interesse ha stabilito che Adams può ingaggiare il fratello Bernard solo con un compenso annuo simbolico di un dollaro l’anno e come “senior adviser per la sicurezza del sindaco”, senza alcuna autorità di comando nella polizia e senza che il personale dell’amministrazione debba rendergli conto.

Un ruolo quindi ridimensionato e non retribuito, come consigliere, che tuttavia lui ha accettato, accontentandosi di continuare a ricevere la pensione di 64 mila dollari per i suoi 20 anni al dipartimento di polizia come sergente.

Era stato lo stesso Adams a rivolgersi alla commissione, ma solamente dopo le accuse di nepotismo e conflitto di interesse a favore del fratello, che da anni era amministratore di un parcheggio. “Mi fido solo di lui”, si era giustificato inizialmente, con parole che erano suonate come un segnale di sfiducia verso quel dipartimento di polizia in cui ha lavorato a lungo anche lui e che nelle ultime settimane ha pagato col sangue l’escalation della criminalità nella Grande Mela.

Proprio oggi si sono celebrati gli strazianti funerali del 22enne Jason Rivera, uno dei due agenti morti in un conflitto a fuoco ad Harlem, uno dei sempre più numerosi episodi di violenza nella città. “Un eroe”, lo ha commemorato Adams, che nei giorni scorsi ha lanciato anche una stretta sulle armi.

Ma la bocciatura della commissione etica brucia e segna il primo passo falso del primo cittadino, finito sotto accusa peraltro anche per aver nominato come vice sindaco l’amico Philip Banks III, indagato (ma non ancora incriminato) in un caso di corruzione pubblica. “Il board per il conflitto di interessi ha superato un grande test sui suoi poteri, le leggi anti nepotistiche sopravvivono”, ha commentato John Kaehny, direttore esecutivo di Reinvent Albany, una ong che si occupa di buon governo.

“Si spera che il sindaco Adams cominci apprezzando quanto vasto sia il suo potere e guidando con l’esempio piuttosto che sfidare le regole fondamentali anti corruzione”, ha aggiunto.

Anche alcuni suoi predecessori avevano assunto parenti ma senza retribuzione e previa consultazione con la commissione etica. Bill de Blasio aveva nominato la moglie Chirlane McCray in una nonprofit affiliata all’amministrazione cittadina mentre Michael Bloomberg aveva inserito la figlia Emma come asistente amministrativo nel suo ufficio e sua sorella Marjorie Tiven come commissaria in quello che ora è l’ufficio del sindaco per gli affari internazionali, per fare da liaison tra l’amministrazione e la comunità diplomatica.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

Lascia un commento