Andrea chiede giuria popolare, nega amicizia con Maxwell

Il principe Andrea. (ANSA)

WASHINGTON.  – Il principe Andrea ora nega persino di essere stato un frequente visitatore del defunto finanziere Jeffrey Epstein e un amico stretto della sua ex fidanzata Ghislaine Maxwell, nella memoria difensiva contro Virginia Giuffre, la 38/enne che lo ha trascinato in tribunale a New York accusandolo in una causa civile di averla abusata tre volte quando aveva 17 anni: nelle residenze di Epstein nella Grande Mela e nelle Isole Vergini americane, nonchè a Londra nella casa della Maxwell.

E chiede di essere giudicato da una giuria popolare, istanza ritenuta solo “una mossa mediatica” dai legali della Giuffre, che aveva già chiesto la stessa cosa.

Una linea difensiva che, a dieci giorni dall’inizio del Giubileo di platino della regina Elisabetta, rischia di mettere ancora di più in imbarazzo Buckingham Palace, che recentemente ha cercato di prendere le distanze dal caso, privando il duca di gradi od onori militari, di ogni incarico di rappresentanza a nome della Royal Family e del diritto a essere chiamato “Altezza Reale”.

La memoria dei legali del principale tende a “smontare” il castello accusatorio insistendo su una serie di smentite che appaiono fragili. Si “nega” l’affermazione di Giuffre secondo cui Andrea era un caro amico di Maxwell. A proposito di una fotografia che ritrae il reale con il braccio intorno alla sua accusatrice sorridente, con Maxwell sullo sfondo, si afferma di non avere informazioni sufficienti per ammetterne o smentirne l’esistenza.

Nella memoria inoltre il principe “ammette di aver incontrato Epstein intorno al 1999”, ma nega di aver partecipato a qualsiasi abuso con lui. Rispetto invece all’accusa diretta di aggressione sessuale, gli avvocati del duca chiedono che la corte prenda in considerazione anche la possibilità del consenso sessuale (che nello stato di New York è dai 17 anni).

La difesa rilancia altre due carte: il difetto di giurisdizione, essendo la Giuffre da anni residente in Australia, e l’accordo del 2009 tra Epstein e la donna in cui quest’ultima rinunciava in cambio di 500 mila dollari al suo diritto di denunciare altri “potenziali imputati”.

Con la richiesta di una giuria – che era comunque prevista – probabilmente il duce di York vuole sfidare la sua accusatrice facendole temere che anche la sua reputazione potrebbe essere danneggiata in aula, spingendola così ad un accordo extragiudiziale (sicuramente milionario). Ma finora Giuffre e i suoi avvocati hanno ribadito che vogliono il processo e che non vedono l’ora di confrontarsi con il principe Andrea. Il dibattimento dovrebbe essere fissato per il prossimo autunno.

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