Perde un dito durante il furto, manda un amico a cercarlo

Carabinieri a cavallo in piazza Duomo a Milano, 18 dicembre 2021.
Una pattuglia di Carabinieri a cavallo in piazza Duomo a Milano, 18 dicembre 2021. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

MILANO. – La guardia giurata in servizio a una ricicleria di Milano nota un uomo che si aggira attorno alla recinzione: “Scusi che sta facendo? Ha perso qualcosa?”. Lo sconosciuto, senza neppure alzare lo sguardo dall’asfalto coperto di foglie, gli risponde: “Non si preoccupi, sto cercando il dito di un amico”.

Questo che sembra l’incipit di una pièce teatrale, è l’inizio della strana storia di un dito mozzato durante un tentativo di furto. Alle 13 di ieri, ai piedi del muro di cinta dell’area di riciclo in piazzale delle Milizie, è stato recuperato un anulare destro con tanto di anello.

Un piccolo mistero che sarebbe stato già risolto grazie alle immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza che, durante la notte precedente, hanno filmato l’arrivo e la sosta di un’auto da cui sono scesi due uomini. I presunti ladri hanno tentato di scavalcare la recinzione ma, all’arrivo del vigilante di turno, sono scappati via e proprio in quella fase concitata uno dei due è rimasto incastrato in uno spuntone che si è infilato tra l’anello e il dito.

Lo strappo dovuto al peso del corpo è stato fatale per l’anulare, caduto nel fogliame e rimasto lì. Fino all’indomani, quando nello stesso punto si è fermata un’altra auto con a bordo sempre due uomini. Stavolta uno è rimasto alla guida mentre l’altro ha iniziato la caccia al tesoro. E si torna alla scena iniziale: “…non si preoccupi, sto cercando il dito di un amico”.

La ricerca è durata poco perché l’uomo ha capito che sarebbe stato più complicato spiegare quella storia alle forze dell’ordine e si è allontanato sulla vettura prima dell’arrivo dei carabinieri. Questo significa che a Milano c’è un uomo in giro senza un dito che sperava di recuperarlo inviando l’amico in missione.

I militari hanno poi recuperato il dito con l’anello e lo hanno portato all’istituto di medicina legale di piazzale Gorini per le analisi di rito. Ci sono ora due possibilità per individuare il legittimo proprietario: o le impronte digitali riportano a un profilo già schedato oppure bisognerà aspettare che qualcuno vada a reclamarlo.

(di Salvatore Garzillo/ANSA)