Messico: giornalisti uccisi, manifestazioni oggi in 30 città

Fotos de periodistas fallecidos en México. (ANSA).

CITTA DEL MESSICO.  – L’uccisione di tre giornalisti nelle prime settimane del 2022 ha suscitato un’ondata di proteste in tutto il Messico, con la decisione di organizzare oggi manifestazioni in almeno 30 città su tutto il territorio nazionale.

L’omicidio domenica della giornalista María de Lourdes Maldonado López a Tijuana era stato preceduto il 17 gennaio dalla morte violenta, nella stessa città, di Margarito Martínez, mentre una settimana prima sconosciuti avevano ucciso a colpi d’arma da fuoco José Luis Gamboa Arenas nllo Stato di Veracruz.

A Tijuana già ieri si è svolta una veglia commemorativa della figura di Lourdes Maldonado, che aveva appena ottenuto una sentenza favorevole in una causa di lavoro contro una compagnia di proprietà dell’ex governatore della Baja California, Jaime Bonilla Valdez. Dopo che la sua auto era stata colpita con alcuni proiettili, dal 2021 il governo della Baja California l’aveva inserita nel Meccanismo per la Protezione dei Giornalisti e dei Difensori dei Diritti Umani, che però non è servito a salvarle la vita.

La mobilitazione odierna è stata promossa da associazioni di giornalisti, cronisti e fotografi per protestare e chiedere giustizia per i tanti operatori dei media che sono stati assassinati negli ultimi anni mentre svolgevano il loro lavoro.

É previsto che le manifestazioni si svolgano in una trentina di città messicane – fra cui Città del Messico, Acapulco, Guadalajara, Mérida, Monterrey, in varie località del Chiapas e a Chihuahua – con candele e foto, mentre si offriranno testimonianze e si leggeranno i nomi dei giornalisti assassinati e si chiederà ai governi centrale e statali di fare di più per proteggere il lavoro degli operatori dell’informazione.

Secondo i dati forniti da “Articolo 19”, un’organizzazione messicana che difende la libertà di espressione, dal 2000 in Messico sono stati assassinati 145 giornalisti.