Reddito Cittadinanza: 8,79 miliardi spesi nel 2021

Persone sedute in attesa di presentare la domanda per il Reddito di Cittadinanza e navigator
Persone sedute in attesa di presentare la domanda per il Reddito di Cittadinanza.

ROMA.  – L’Inps ha speso per il reddito e la pensione di cittadinanza quasi 8,8 miliardi nel 2021 mentre la spesa complessiva dall’introduzione della misura contro la povertà, ad aprile 2019,  sfiora i 20 miliardi.

Il dato è contenuto nell’Osservatorio dell’Inps sul reddito e la pensione di cittadinanza secondo il quale a dicembre 2021 erano 1,37 milioni le famiglie ad avere il beneficio per circa tre milioni di persone interessate. L’importo medio a famiglia è di 545 euro.

Resta alta la percentuale delle famiglie con un solo componente che beneficia della misura di contrasto alla povertà con il 44,74% del totale e 615.482 nuclei a fronte delle 32.365 famiglie con sei e più componenti che hanno avuto il beneficio a dicembre. Non sono ancora state introdotte, infatti, le modifiche proposte dalla Commissione sul Reddito per rivedere la scala di equivalenza che ora penalizza le famiglie più numerose e quelle con minori (ora il primo componente vale 1 e il secondo componente vale 0,2 se è minore e 0,4 se adulto mentre il moltiplicatore massimo resta 2,1 che sale a 2,2 se in familia c’è un disabile).

Nel corso del 2021 hanno avuto almeno una mensilità di reddito o pensione di cittadinanza 1,76 milioni di famiglie (1,59 milioni il reddito e 169mila la pensione) per quasi 3,94 milioni di persone coinvolte per un importo medio a nucleo di 546 euro. Circa 594mila famiglie hanno avuto almeno una delle prime tre mensilità del reddito di Emergenza previste dal decreto 41/2021 e 555mila hanno avuto almeno una mensilità tra quelle previste dal decreto 73/2021 per il periodo giugno-settembre.

Il reddito e la pensione di cittadinanza vengono erogate prevalentemente alle famiglie del Sud con 858mila nuclei su 1,37 milioni totali (il 62,4%). Su poco più di tre milioni di individui interessati nel complesso il Sud ne conta oltre due milioni.

É la Campania la regione con il numero più alto di beneficiari con 290.959 famiglie e oltre 744mila persone interessate, seguite dalla Sicilia con 254.442 famiglie e 602mila persone interessate. La sola provincia di Napoli concentra 182.737 nuclei con il reddito o la pensione di cittadinanza per 489.601 persone coinvolte più delle Regioni Lombardia (107.196 famiglie) e Piemonte (73.515)  messe insieme. Nel Lazio hanno il reddito 142.853 famiglie, 105.148 delle quali in provincia di Roma.

L’importo medio varia  con il numero dei componenti il nucleo familiare, e va da  un minimo di 446 euro per i monocomponenti a un massimo di 698 euro per le famiglie con quattro componenti. Ma le famiglie con sei componenti e più ricevono una media di 673 euro. La misura infatti non tiene conto dei criteri Istat secondo i quali si è considerati poveri in base non solo al reddito ma anche al luogo nel quale si vive e al numero dei familiari.

In pratica una famiglia di cinque componenti che vive al Nord, al centro di un’area metropolitana è povera con meno di 2mila euro al mese mentre la stessa famiglia che vive al Sud in un piccolo comune è povera se sfiora i 1.500 euro al mese. Un anziano over 75 solo che vive in un piccolo comune del Sud è povero se ha meno di 504 euro al mese.

Ci sono quindi famiglie povere che non ottengono comunque il beneficio perché hanno un reddito considerato troppo alto.

Se si guarda alle persone interessate alla misura nel complesso a dicembre  ci sono 2,6 milioni di cittadini italiani, 313mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno  UE e circa 115mila cittadini europei.

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