Sparatoria a Milano, ipotesi “rapper come mandante”

Una volante della Polizia Stradale.
Una volante della Polizia Stradale. (ANSA)

MILANO. – Il “mandante” di una “spedizione punitiva”, che la sera dell’8 gennaio si è conclusa con una sparatoria in piazza Monte Falterona, nel quartiere San Siro a Milano, nella quale è rimasto ferito gravemente un egiziano di 26 anni, potrebbe essere un “rapper milanese” e il movente sarebbe legato a “all’ottenimento di contratti musicali” con una major discografica.

E’ un’ipotesi, su cui la Procura milanese sta facendo accertamenti, basata su intercettazioni telefoniche e che viene a galla dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip Chiara Valori, a carico di Carlo Testa, 51enne pregiudicato per traffico di stupefacenti, fermato tre giorni fa dalla Squadra mobile. L’accusa è tentato omicidio nell’inchiesta del pm Stefano Civardi. Un’indagine su una “faida” tra gruppi di rapper e in un contesto di contrasti nello spaccio di droga.

L’episodio, tra l’altro, è uno di quelli, assieme agli abusi sessuali in piazza del Duomo a Capodanno e all’aggressione venerdì notte di un vigile che è stato disarmato in zona Navigli, al centro di accese polemiche sul tema sicurezza in città.

Nell’ordinanza vengono riportate intercettazioni in cui a parlare è Islam Abdel Karim, rapper noto col nome di ’24K’ (probabilmente vero obiettivo dei colpi esplosi), il quale, scrive il gip, indica “il coinvolgimento di Testa”, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, “nella sparatoria”, ma fornisce anche “una possibile chiave di lettura dell’accaduto”: fa riferimento, infatti, “alla possibilità che il mandante della spedizione punitiva sia un altro rapper milanese noto nell’ambiente come ‘Rondo da Sosa’, per questioni legate all’ottenimento di contratti musicali”.

A una persona con cui sta dialogando, che gli dice “dovrebbero prendere anche il mandante”, ’24K’ risponde: “quel figlio di p….. di Rondo? che è iniziato tutto per colpa sua (…) quella era un’esecuzione, una vera e propria esecuzione, m’hanno cercato di centrare più volte”. Negli atti viene ricostruita la dinamica della sparatoria tra i “due gruppi di persone che stavano litigando di fronte a un chiosco” e in cui ad avere la peggio è stato l’egiziano 26enne.

In uno dei gruppi c’era Testa e “l’altra fazione – ha ricostruito un teste – era composta da rapper della zona di San Siro”, già noti per episodi di cronaca, tra cui appunto “tale Islam che ha il nome d’arte ’24K'”. ‘Rondo da Sosa’, ossia il 20enne Mattia Barbieri, ha ricevuto qualche mese fa, assieme all’amico ‘Baby Gang’, noto perché coinvolto in tanti procedimenti penali oltre che molto seguito sui social per la sua musica, un provvedimento di prevenzione, un Daspo della Questura, per disordini scoppiati il 12 agosto davanti a una discoteca di Milano.

Per il tentato omicidio, invece, non risultano, allo stato, iscrizioni a carico di ‘Rondo’ negli atti depositati. Secondo uno dei testimoni, quella sera Testa sarebbe sceso da un’auto e avrebbe iniziato a sparare “colpi ad altezza uomo a caso”. E anche il rapper Islam Abdel Karim, si legge ancora, sparò “in aria per poi scappare”. Un altro teste ha messo a verbale che poco prima uno dei rapper in una videochiamata aveva detto: “venite qui, siamo in piazza Falterona, vi sparo in faccia”.

Intercettato, poi, l’11 gennaio, ’24K’ diceva: “se lo becco io prima che lo trovano le forze dell’ordine (riferendosi a Testa, ndr) lo mando in coma (…) a me viene a fare questo (…) mi fai l’agguato con trenta persone, figlio di p…, infame”. Per il giudice Valori il conflitto a fuoco rientrerebbe “in una contesa fra opposte fazioni, che paiono intenzionate a confrontarsi nuovamente”.

(di Igor Greganti e Francesca Brunati/ANSA)

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