ROMA. – La pandemia, con la Dad e lo smart working, ha dato uno slancio a tutto il digitale ma in particolare ai personal computer che fino al 2019 sembravano avviarsi ad una lenta decadenza, soppiantati da smartphone e tablet. Stando all’ultima indagine della società di ricerca Canalys, che tiene conto dell’ultimo trimestre dello scorso anno, nel 2021 sono stati spediti 341 milioni di Pc, con un incremento del 15% sul 2020 e del 27% sul 2019, l’anno pre-Covid.
Per gli analisti non si registravano numeri così alti dal 2012. “Mentre il 2021 è stato l’anno della trasformazione digitale, il 2022 sarà quello dell’accelerazione digitale – spiega Rushabh Doshi, Principal Analyst di Canalys – Prevediamo ricavi in crescita per il settore che riguarda Pc, monitor, accessori e altri prodotti tecnologici che consentono di lavorare da qualsiasi luogo, di collaborare in tutto il mondo e rimanere produttivi. L’importanza di computer migliori, più veloci, resilienti e sicuri non è mai stata così grande e il settore è disposto a innovarsi per mantenere lo slancio”.
Scendendo nello specifico, secondo Canalys, i computer portatili hanno segnato un +16% nel 2021 rispetto al 2020, per 275 milioni di unità totali. I computer desktop, da scrivania, invece, hanno avuto una crescita del 7% nel 2021 rispetto al 2020, con 66 milioni di unità totali.
Riguardo alle preferenze sui marchi, i dispositivi più venduti restano quelli Lenovo, il brand più utilizzato dalle aziende e dai professionisti, che ha anche una gamma dedicata ai videogiochi, altro comparto che ha avuto un boom con la pandemia. La crescita maggiore spetta invece ad Apple, con il +28,3% sul 2020. Non abbastanza però da far raggiungere al colosso di Cupertino, al momento, la terza posizione della classifica sulle spedizioni dei Pc, occupata da Dell, dietro ad HP.