La guerra del metaverso; corsa verso corte di Zuckerberg

Il logo di Meta, ex facebook.

NEW YORK.  – Si infiamma la guerra per la conquista del metaverso, con la ex Facebook di Mark Zuckerberg in prima linea a reclutare talenti. Microsoft ha perso solo lo scorso anno 100 dei suoi dipendenti della divisione che si occupa della realtà aumentata: molti sono migrati a Meta complice anche i salari maggiori, in alcuni casi il doppio.

Ma il colosso di Redmond non è l’unico a soffrire: per evitare un fuga di talenti Apple nelle scorse settimane ha annunciato bonus fra i 50.000 e i 180.000 dollari come incentivo a restare dopo che circa 100 suoi ex dipendenti sono stati assunti da Meta nei mesi scorsi. La concorrenza per assumere i maggiori talenti da rivali e da start up non è una novità nella Silicon Valley.

Quello che sembra senza precedenti è l’elevato numero di uscite e la loro rapidità: un fenomeno che mostra la “fame” e la voglia di Meta di crescere e di farlo in tempi stretti. Zuckerberg lo aveva fatto intendere chiaramente in ottobre quando ha cambiato il nome di Facebook in Meta riposizionando la società nel metaverso, realtà virtuale in cui lavorare, giocare e imparare e acquistare.

Un riposizionamento, aveva avvertito Zuckerberg, costoso, che si sarebbe fatto sentire sull’utile operativo del 2021 e basato sull’assuzione di talenti specializzati in prodotti per il metaverso. Apple e Microsoft stanno investendo miliardi in hardware e software per la realtà aumentata e virtuale, overo negli elementi centrali del mondo digitale. E questo rende i loro ingegneri un tesoro inestimabile e da conquistare a suo di retribuzioni elevate e condizioni di lavoro più attraenti.

La concorrenza fra Apple, Microsoft, Meta e Google per i servizi digitali e il mondo virtuale, secondo gli osservatori, è destinata ad aumentare ulteriormente considerato che il 2022 è considerato l’anno del metarverso. Big Tech ritiene infatti che i gadget per il mondo immaginario o aumentato apriranno il nuovo maggiore mercato per il software da quando Apple ha introdotto l’iPhone touchscreen nel 2007.

Se alla fine il metaverso decollerà – non mancano gli scettici convinti che non accadrà – è possibile che nel giro di qualche anno tutti coloro che hanno un smartphone avranno anche un paio di occhiali smart o un headest VR. Quello che appare certo è che il settore attirerà significativi investimenti: Goldman Sachs stima 1.350 miliardi di dollari nei prossimi anni.

(di Serena Di Ronza/ANSA).