Ibra e super-Theo, il Milan passeggia sul Venezia

Theo Hernandez richiede l'intervento dell'arbitro per un fallo in area del Venezia.
Theo Hernandez richiede l'intervento dell'arbitro per un fallo in area del Venezia. ANSA/ETTORE GRIFFONI

VENEZIA. – Gol facile di Ibra dopo 2′ di gioco, raddoppio di Theo Hernandez ai primi tre giri di lancetta della ripresa, 3-0 dello stesso Theo su rigore, dopo una ‘parata’ (con espulsione) del difensore Svoboda al 59′. Un Milan troppo forte per un leggerissimo Venezia si arrampica di nuovo in testa alla classifica (in attesa delle gare dell’Inter) in una giornata di zero-pensieri per Pioli, che consente di archiviare senza alzate di sopracciglio del bomber numero 11 anche la ‘sostituzione’ al dischetto (dopo 5 penalty sbagliati) da parte di Hernandez.

Proprio questi due, assieme ad un Leao in grande spolvero, sono stati le armi micidiali sfoderate dai rossoneri al ‘Penzo’, in una giornata fredda nella quale il Venezia non è praticamente mai uscito dal guscio. In tutti e 90 minuti il Milan ha dato l’impressione di poter arrivare davanti a Romero ogni volta che decideva di spingere.

Per Zanetti la consolazione che non sono certo squadre della forza dei rossoneri su cui parametrare il proprio campionato, anche se la ‘colpa’ è stata quella di arrendersi troppo presto alle incursioni di Leao e Florenzi. Così il primo tempo è a senso unico per il Milan, che subito avanti grazie a una zampata da due passi di Ibrahimovic, dopo una percussione sulla sinistra di Leao.

Al 7′ il MIlan è ancora davanti all’area veneziana, ma è bravo Romero a deviare un tiro pericoloso. La reazione dei lagunari è tutta in una conclusione velleitaria di Aramuu, al 10′. La densità tra le linee al centro campo prodotta dal Milan impedisce al Venezia ogni tentativo di costruzione dal basso. I padroni di casa di vedono solo al 38′: punizione di Busio, colpo di testa di Henry che non impensierisce Maignan.

La ripresa si apre subito con una sostituzione per Pioli, che richiama Saelemaekers e mette dentro Messias. Il copione invece non cambia. Al 48′ Hernandeza parte in quarta sulla sinistra, semina Mazzocchi che fatica a contrastarlo e una volta in area, da posizione defilata, fulmina di sinistro Romero sul proprio palo.

Da questo momento in poi è come se la partita finisse, il ritmo si abbassa, e il Venezia resta addirittura in 10: Svoboda sbaglia tutto servendo palla indietro sui piedi di Ibrahimovic, riesce a respingere di piede un primo tiro dello svedese, poi sulla replica di Hernandez (con Romero fuori causa) non può far altro che ‘parare’ di mano sulla linea di porta. Rigore inevitabile ed espulsione per l’austriaco del Venezia.

Dal dischetto Hernandez piazza un missile all’incrocio di destra. Pioli a quel punto dà il via ad una girandola di sostituzioni (Leao per Rebic, Giroud per Ibra, Maldini per Brahim Diaz), che regalano anche il debutto in serie A per il giovane Stanga, in campo per Florenzi. Ad un quarto d’ora dal termine l’unica nota stonata in casa rossonera: Tonali si fa ammonire per un placcaggio su Johnsen. Diffidato, salterà la gara con il Genoa, ma non quella più importante con la Juventus.

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