CARACAS – “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” questa frase di Giampiero Boniperti la conosce molto bene l’italo-venezuelano Rafael Arace. Il calciatore di origine irpina in campo lascia sempre l’anima per aggiudicarsi l’intera posta in palio.
In questa stagione 2022 il 26enne di origine italiana é approdato alla corte del Deportivo Táchira dove spera di dimostrare tutto il suo talento. Il Carrusel Aurinegro sarà impegnato nella Liga Futve e nella fase a gironi della Coppa Libertadores.
Nella prima intervista rilasciata all’ufficio stampa del club andino é stato enfatico parlando dei suoi obbiettivi. “Voglio regalare a questa squadra il secondo campionato consecutivo, apportare il meglio di me per aggiudicarci la decima stella (lo scudetto, n.d.r.). Questa é la mia meta principale!”.
Per il momento l’unica certezza é che il Táchira giocherà la fase a gironi della Libertadores. Il sorteggio si effettuerà dopo i playoff. Arace è consapevole di essere fondamentale per passare il turno e portare il più alto possibile il vessillo giallonero e quello del Venezuela.
“Farò di tutto per difendere questi colori! Lotterò su ogni pallone fino alla fine perché questi colori meritano di essere difesi con l’anima e con il cuore. Táchira significa sacrificio dentro e fuori dal campo. L’unico modo per vincere titoli é con tanto sacrificio nelle gare e negli allenamenti”.
In passato il calciatore, nato il 22 maggio 1995, ha difeso le maglie di Deportivo Petare, Caracas, Aragua ed i cileni dell’Unión Española e Coquimbo Unido.
Per Arace l’esperienza con il Táchira é un sogno che si avvera. Il calciatore di origine irpina spiega che tutti i ragazzini sognano di giocare con la squadra della “Ciudad Cordial”.
“Non sono ancora arrivato a San Cristóbal, ma già sento il calore del pubblico e questo mi fa capire cosa vuol dire giocare lì. Sono certo che sarò all’altezza delle aspettative!”
(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)