Omicron: primo morto in Brasile, era vaccinato con 3 dosi

Un graffiti sul coronavirus in Brasile. (ANSA/EPA)

BRASILIA. – Il Brasile ha registrato il primo decesso per la variante Omicron di coronavirus. Si tratta di un uomo di 68 anni, che aveva ricevuto tre dosi dei vaccini contro il Covid-19 e che risiedeva ad Aparecida de Goiania, nello Stato centro-occidentale di Goias.

La morte è avvenuta il 27 dicembre e la presenza di Omicron nel paziente è stata “confermata” dopo “analisi della sequenza genomica”, ha affermato Erika Lopes, capo del dipartimento di Valutazione delle politiche sanitarie di Aparecida de Goiania.

La vittima – è stato precisato -soffriva di ipertensione e disturbi polmonari.

Il ministro della Salute, Marcelo Queiroga, ha intanto dichiarato che il caso accertato “non cambierà” la strategia adottata dal governo federale di fronte alla pandemia.

Lo scorso novembre sono stati diagnosticati i primi pazienti con Omicron in Brasile, tutti provenienti dal Sud Africa, ma da dicembre la variante ha iniziato a diffondersi anche localmente.

L’Istituto Tutti per la Salute (ITpS) ha riferito che Omicron è apparso nel 92% dei 2.400 campioni di pazienti con coronavirus raccolti tra il 26 dicembre 2021 e il 1 gennaio 2022 in 400 municipi di 25 dei 27 Stati brasiliani.

Intanto, il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha ribadito la sua contrarietà alla vaccinazione contro il coronavirus dei bambini, dopo aver annunciato che non intende vaccinare la figlia, e ha di nuovo criticato l’Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria (Anvisa) per averla raccomandata nella fascia di età dai 5 agli 11 anni.

“La nostra amata Anvisa è diventata una nuova potenza in Brasile, ora Anvisa è proprietaria della verità su tutto, si parla addirittura di una terza dose di vaccini per i bambini dai 5 agli 11 anni”, ha dichiarato il capo dello Stato. “Il vaccino non sarà obbligatorio, quindi nessuno è obbligato a vaccinare suo figlio e nessun governatore potrà impedire ai non vaccinati di iscriversi a scuola”, ha aggiunto Bolsonaro.

La Società brasiliana di pediatria ha nel frattempo affermato che la vaccinazione infantile è “importante per ridurre i decessi” causati dal Covid-19.

Ma il ministro della Salute, Marcelo Queiroga, pur essendo a favore della vaccinazione, ha difeso la posizione del leader di destra, tanto da essere stato convocato in Senato. In base alla richiesta firmata da 14 senatori di opposizione, Queiroga si è reso “complice dei delitti commessi dal presidente della Repubblica e dal suo governo”.

In Brasile 45.717 mila persone sono state contagiate dal coronavirus ieri, giornata che ha registrato un record di casi dal 18 settembre dello scorso anno.

Il bilancio dei contagi dall’inizio della pandemia è così salito a 22.395.322.

La media mobile si è attestata a 17.100 contagiati al giorno per tutta l’ultima settimana, con un aumento del 477% rispetto alla media di 14 giorni fa.

Nelle ultime 24 ore si sono registrati anche altri 171 decessi, elevando il bilancio delle vittime a 619.730, con una media di 101 decessi al giorno nell’ultima settimana, il 10% in meno rispetto a due settimane fa.

Parallelamente 161,5 milioni di persone hanno già ricevuto almeno una dose, l’equivalente del 75,5% della popolazione. I brasiliani che hanno ricevuto due dosi ammontano invece a 143,9 milioni, ovvero il 67,4% della popolazione. (ANSA).

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