Manca il medico, il Comune fa un’ordinanza-sfida: “Vietato ammalarsi”

Copia dell'ordinanza del comune di Ferriere, nel Piacentino.
Copia dell'ordinanza del comune di Ferriere, nel Piacentino. (ANSA)

PIACENZA. – A Ferriere, comune collinare di 1.400 abitanti del Piacentino, è “vietato ammalarsi”. Lo ha deciso con una singolare e provocatoria ordinanza il sindaco Carlotta Oppizzi, per protestare contro la decisione dell’Ausl di Piacenza di sospendere il servizio di guardia medica. La stessa decisione è stata assunta nei confronti del comune Ottone, in alta Valtrebbia, causando la reazione indignata di cittadini e amministratori e una raccolta di firme online su Change.org che sfiora le 4.000 adesioni.

“Abbiamo dato la forma dell’ordinanza, ovviamente con finalità provocatorie, a un messaggio che vogliamo arrivi forte e chiaro all’azienda sanitaria – spiega la sindaca Oppizzi – siamo un comune di montagna popolato per lo più da anziani, che non può permettersi di restare senza un presidio medico la notte e nei giorni festivi e prefestivi. Tenendo conto che per raggiungere il nostro ospedale di riferimento, che è quello di Piacenza, occorre circa un’ora e mezza di macchina.

Ci rendiamo conto – prosegue Oppizzi – dell’attuale situazione generale di carenza di medici anche a causa dell’emergenza Covid, ma non possono essere solo i comuni montani a pagare. E poi vorremmo risposte certe dall’Ausl che ufficialmente non ci ha ancora detto per quanto tempo perdurerà la sospensione del servizio”.

A Ottone il sindaco Federico Beccia, medico generico, ha deciso di sobbarcarsi personalmente i turni notturni di guardia medica almeno fino all’Epifania. L’azienda sanitaria locale non intende per ora commentare l’ordinanza della sindaca: ieri nell’incontro di rendering settimanale con la stampa il manager dell’Asl locale Luca Baldino ha assicurato che “appena possibile si ritornerà all’assetto di prima, ma ora la situazione è critica, non troviamo medici per coprire tutti i turni, non ne troviamo da assumere e certe scelte, come su Ottone e Ferriere, sono obbligate a meno di non scoprire le Usca su cui facciamo convergere tutto il personale possibile”.

Secondo il coordinatore nazionale piccoli Comuni Anci, Massimo Castelli, che è sindaco di uno dei più piccoli comuni montani dell’appennino piacentino, Cerignale (123 abitanti a 730 metri di altitudine), in alta Valtrebbia, “la guardia medica è un finto problema, anzi è solo la punta dell’iceberg, la questione vera è che non si può appaltare a liberi professionisti, che non rispondono ad alcuna autorità centrale, tutta la sanità delle aree marginali montane con il continuo balletto di chi va, viene, prende o rinuncia ai mutuati, evitando le sedi decentrate. Il servizio sanitario deve essere realmente pubblico con medici contrattualizzati come i loro colleghi che operano negli ospedali e che garantiscano un tot di ore di lavoro”.

(di Giorgio Lambri/ANSA)

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