ROMA. – Sono circa 3 milioni in Italia i pazienti definiti, per le patologie da cui sono affetti, ‘fragili’ e ‘molto fragili’, mentre la platea di anziani conta oltre 13,8 milioni di over-65 e 2,2 milioni di persone che hanno superato gli 85 anni di età. Sono queste le fasce di popolazione che potrebbero essere interessate dall’ipotesi di obbligo vaccinale per l’immunizzazione anti-Covid, una delle misure che sarebbero al vaglio del governo in queste ore.
Attualmente, nella fascia degli over-60, sono 1,2 milioni le persone ancora senza vaccinazione e rappresentano la categoria che maggiormente affolla ospedali e terapie intensive. Le categorie di pazienti fragili e molto fragili, così come indicate dalle circolari del ministero della Salute, sono in particolare dieci. A queste persone la vaccinazione anti-Covid, sia per il ciclo primario sia per la terza dose addizionale, viene garantita prioritariamente.
Le 10 categorie di pazienti in condizioni di fragilità comprendono le seguenti situazioni: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids.
Nelle categorie fragili sono indicate anche le persone con Sindrome di Down, grave obesità e disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica).