Coronavirus Italia: record contagi, vola incidenza. Omicron dominante

Agenti delle forze dell'ordine, con i volti coperti da mascherine, effettuano controlli anti assembramenti nelle vie del centro storico durante lo shopping natalizio, Roma
Agenti delle forze dell'ordine, con i volti coperti da mascherine, effettuano controlli anti assembramenti nelle vie del centro storico durante lo shopping natalizio, Roma, 5 dicembre 2020. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Sono 44.595 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore, record assoluto da quando, quasi due anni fa, è esplosa la pandemia. Ieri i casi erano stati 36.293. Il precedente record era stato registrato il 13 novembre del 2020, quando ne furono registrati 40.902. Mai così tanti quindi, con una crescita esponenziale a dimostrazione della forza di Omicron che ormai rappresenta (con i dati di tre giorni fa) quasi un caso di contagio su 3, il 28% esattamente, secondo un’anticipazione dei dati della survey che l’Iss ha consegnato oggi al Governo.

E i casi legati a Omicron raddoppiano ogni due giorni, facendo presumere che il quadro possa essere già completamente cambiato con una presenza della variante in Italia già maggioritaria. La variante Omicron “ha dei tempi di incubazione e raddoppio del numero dei soggetti infettati molto superiore a quelle precedenti. Secondo alcuni studi avrebbe una contagiosità di 5 volte superiore alla Delta” ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli ribadendo la necessità di “proteggerci”.

“Abbiamo gli strumenti, i vaccini, sia le evidenze che ci indicano in maniera molto chiara che i vaccini ci proteggono dalla possibilità di sviluppare la malattia in maniera grave – ha sottolineato – La dose booster incrementa l’efficacia vaccinale al 93% per la malattia grave e al 75% dal rischio di contagiarsi”.

Copertura confermata anche dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro al termine del consiglio dei ministri che ha anticipato i dati che saranno diffusi domani con il monitoraggio settimanale: l’incidenza è a 352 casi ogni 100 mila abitanti (la scorsa settimana era a 241) in netta crescita, mentre l’occupazione dei posti letto è sopra il 10% per le intensive e per i reparti ordinari al 13% con una crescita lenta e continua.

C’è il segnale che rt resterà sopra 1″. Numeri da record anche per i tamponi quelli di oggi: solo due giorni fa erano stati 852 mila ma ieri hanno fatto un altro balzo in avanti raggiugendo quota 901.450. Il tasso di positività è al 4,9%, in lieve aumento rispetto al 4,6% di ieri. Ma anche se in crescita le terapie intensive non si riempiono proporzionalmente al numero dei casi: sono 1.023 i pazienti in rianimazione in Italia, 13 in più di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 93. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 8.722, ovvero 178 in più rispetto a ieri.

Che dietro a questa impennata di casi ci sia Omicron è quindi oramai una certezza. “La stima conferma la grande velocità di diffusione della variante, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere maggioritaria in breve tempo, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei” spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro .

“In base ai dati disponibili le armi a disposizione sono la vaccinazione, con la terza dose tempestiva, e le misure, individuali e collettive, per limitare la diffusione del virus, le mascherine la limitazione dei contatti e degli assembramenti”. Confrontando i risultati della flash survey condotta con la raccolta dei campioni il 6 dicembre e quelli diffusi oggi con la stima preliminare al 28%, il tempo di raddoppio della variante omicron risulta di circa due giorni “in linea con quello già trovato in altri paesi europei”.

E non solo i dati delle ultime 24 ore confermano la corsa ma anche l’andamento in forte progressione dell’ultima settimana: +42,3% casi in 7 giorni. Un netto aumento, pari al 33%, si registra anche nei decessi. Sul fronte ospedaliero crescono ancora i posti letto occupati da pazienti Covid, con un +17% in area medica e +17,3% in terapia intensiva, rileva il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.

Si tratta, spiega il presidente Cartabellotta, di “un’impennata favorita anche dalla rapida diffusione della variante Omicron, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente”.

Nell’ultima settimana è aumentato inoltre il numero di somministrazioni di vaccino a 3,7 milioni, con un +13,8% di nuovi vaccinati che per circa il 40% dei casi riguardano la fascia 5-11 anni. Infine sono state 3,2 milioni le terze dosi somministrate in 7 giorni, con una copertura al 51%.