Scudetto alla milanese: l’Inter in volo, il Milan insegue a -4

Dzeco (C) in azione contro il Torino. (ANSA)

ROMA. – Scudetto in salsa meneghina. Alla fine del girone d’andata l’Inter fa il vuoto, ma è solo il Milan, a -4, che non perde i contatti mentre il Napoli subisce il terzo ko interno consecutivo su autorete con lo Spezia E’ un regalo di Natale splendido e imprevisto, quello che regala l’Inter ai suoi tifosi.

Inzaghi per ora cancella Conte perché i nerazzurri sono a +5 rispetto all’anno della scudetto. Dumfries, scelto con qualche perplessità come vice Hakimi, firma la vittoria sofferta su un ottimo Torino, terzo gol in quattro partite. Dzeko oscura il sontuoso ricordo di Lukaku: 8 gol contro 12, con una partecipazione al gioco però molto importante. L’unico neo, l’inchiesta sulle plusvalenze, sulla quale però la società sostiene di essere in regola.

Alle sue spalle c’è solo il Milan che passa col piglio della grande contro un Empoli per nulla arrendevole mentre il Napoli sparisce all’orizzonte perdendo in casa con lo Spezia.

Il girone d’andata va in archivio con un turno che mette sul proscenio il Milan, che insegue l’Inter a -4 grazie al 4-2 a Empoli mentre il Napoli si stacca. E’ una giornata che rilancia la Juve che si istalla da sola al quinto posto a -4 dall’Atalanta.

Perdono l’occasione di agganciarsi Roma e Fiorentina, che si fanno imporre il pari da Sampdoria e Verona. Si porta in scia la Lazio che, in un momento difficile della stagione, vince con merito in casa del Venezia. Fa un salto di qualità il Bologna di Mihajlovic che stravince il derby in casa del Sassuolo e si porta al nono posto agganciando l’Empoli.

E’ un’Inter sorniona, solida, quadrata, esperta, quella che vince contro un Torino ben messo in campo. E la vittoria vale ancora di più perché l’Inter di Inzaghi sa compattarsi, soffrire e trovare l’arma per sfondare. I numeri sono sontuosi: settima vittoria di fila, sesta senza subire gol con Handanovic imbattuto da 550′. Basta una ripartenza veloce, ben congegnata, con un pizzico di fortuna perché il pallone arriva involontariamente a Dumfries, dopo una ripartenza magistrale, ma l’olandese trova l’angolino e tre punti fondamentali.

Il Milan supera un impegno ostico in casa dell’Empoli: Pioli fa di necessità virtù e avanza Kessie trequartista. La risposta è superba: dopo il gol annullato a Napoli in recupero, l’ivoriano trova in vantaggio iniziale, ma l’Empoli reagisce petto in fuori pareggiando con Bajrami, impegnando Maignan con Pinamonti e Cutrone. Il Milan non si scompone e torna in vantaggio con Kessie su errore di Vicario. Bajrami colpisce la traversa e attacca con convinzione, ma la classe fa la differenza. Florenzi trova l’acuto su punizione, Hernandez chiude i giochi e il successo, troppo severo per i toscani, è un segnale di grande vitalità.

Segna il passo nuovamente il Napoli di Spalletti che, dopo il ko con Atalanta ed Empoli subisce anche quello, inopinato, dello Spezia che salva la panchina Thiago Motta. Partenopei all’assalto ma con poca lucidità. Mertens spreca varie occasioni, ma lo Spezia riparte spesso e trova il vantaggio su un’autorete di Juan Jesus.

Il Napoli accusa il colpo, trova un gol con Lozano che viene annullato per fuorigioco di Politano. Mancano tanti titolari a Spalletti e il gioco è spezzettato, lo Spezia in contropiede sfiora anche il raddoppio. Lozano si mangia il pari, alla fine Elmas centra la traversa (14/o legno di una stagione sfortunata) e per i partenopei è una battuta d’arresto che lascia il segno. Per lo Spezia un passo in avanti fondamentale, la terz’ultima ora è a -5.

La Roma perde Abraham dopo un tempo e due occasioni sfumate. La Samp è gruppo ben diverso dalla prima fase dell’andata: ora con Candreva e Gabbiadini, un gioco ben congegnato, vale più della sua classifica. La Roma passa con Shoumurodov, Smalling guida bene la difesa, Zaniolo si accende saltuariamente, ma la Samp prima fa tremare il palo con Candreva, poi trova il pari con Gabbiadini e il forcing finale non serve.

Rischia di più la Fiorentina perché il Verona gioca una gara volitiva, domina il primo tempo, passa con Lasagna, ma alla fine i viola si riscattano e pareggia con Castrovilli. Bella reazione della Lazio di Sarri che, dopo tanti passi falsi in trasferta, gioca bene a Venezia, passa subito con Pedro, non si scompone dopo il pari di Forte, torna in vantaggio con gol rocambolesco di Acerbi, ma legittima la vittoria con un tris magnifico di Luis Alberto, La Lazio torna in corsa per la Champions.

Il Bologna sancisce la supremazia regionale sul Sassuolo con un 3-0 senza discussione a Reggio Emilia. Il Sassuolo gioca, il Bologna segna due volte a fine primo tempo con Orsolini e il difensore Hickey, al quarto gol. Berardi suona la carica, ma è troppo tardi e Santander chiude i giochi regalando il nono posto al Bologna.

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