Cile, braccio destro di Boric: “Cambierà la politica estera”

El presidente de Chile Gabriel Boric. (ANSA)

SANTIAGO DEL CILE.  – Il futuro governo del presidente eletto cileno Gabriel Boric “modificherà vari aspetti della politica estera” nazionale, con particolare riguardo per l’azione internazionale a difesa dell’ambiente e per una maggiore integrazione regionale. Lo ha assicurato il senatore Juan Ignacio Latorre, responsabile per i temi internazionali nel team che ha portato alla vittoria presidenziale il candidato della coalizione di sinistra Apruebo Dignidad.

In una intervista con il quotidiano El Mercurio, Latorre ha ricordato che “abbiamo sempre detto che, in caso di successo, una delle prime misure sarebbe stata quella di aderire all’Accordo di Escazú per l’informazione, la partecipazione pubblica e la giustizia ambientale in America latina”.

Il Cile, ha spiegato, aveva avuto una grande partecipazione all’inizio, ma in seguito il governo del presidente Sebastián Piñera ha fatto marcia indietro”.

Inoltre, ha affermato Latorre, “vogliamo arrivare ad un maggiore coordinamento dal sud dell’America Latina per, in piena autonomia, una più importante apertura al mondo, all’Asia e a potenze come Cina e Stati Uniti.

“Ovviamente – ha proseguito – attendiamo con grande interesse tutti i movimenti politici che si svolgeranno nei prossimi mesi in America Latina. Ad esempio speriamo che il prossimo anno Lula sconfigga in Brasile l’estrema destra, che il candidato di sinistra Gustavo Petro vinca in Colombia e che quindi ci possa essere una più importante articolazione di governi progressisti in America latina”. Questo, ha precisato, per l’obiettivo che ci sia “una politica multilaterale basata sui diritti umani e sul rafforzamento della democrazia”.

Per quanto riguarda il suo primo viaggio all’estero di Boric presidente, ha concluso Latorre, “è possibile che riguardi l’Argentina, una Nazione con cui abbiamo molti interessi comuni”.