Sci: azzurre sfortunate a Courchevel, torna super Shiffrin

Federica Brignone in azione nellla Coppa Mondiale FIS Alpine Skiing in Garmisch-Partenkirchen, Germania,
Federica Brignone in azione nellla Coppa Mondiale FIS Alpine Skiing in Garmisch-Partenkirchen, Germania, Archivio. EPA/PHILIPP GUELLAND

COURCHEVEL. – Dopo una sfilza di gare veloci in cui Sofia Goggia ha imperversato, con il primo gigante di Courchevel sono tornate le gare tecniche con la campionessa Usa Mikaela Shiffrin che é cosí tornata ad imporre la sua legge mentre le azzurre sono state soprattutto vittime della sfortuna.

C’é cosí stata la vittoria n. 72 per Shiffrin che si e’ imposta in 2.15.35 : per lei – 26 anni, tre coppe del mondo, sei titoli mondiali, due ori olimpici – e’ il 14/o successo in gigante. E le cifre parlano da sole: Mikaela ha poi anche risorpassato Sofia Goggia e si e’ ripresa la testa della classifica generale di coppa con 670 punti contro i 570 a cui é invece rimasta ferma l’azzurra, finita sfortunatamente fuori mentre stava facendo una seconda manche eccellente nonostante una tracciatura parecchio angolata.

Nella prima manche Sofia – velocista super ma gigantista che deve ritrovarsi visto che l’ultimo podio in questa disciplina risale al 2018, terza Kranjska Gora – era buona 10/a en ella seconda stava andando alla grande quando un errore , probabilmente per l’incrocio delle punte degli sci a causa di un buco , l’ha tradita. Vittima di un errore anche Federica Brignone, quarta dopo la prima manche per un errore sull’ultimo dosso, che nella discesa decisiva che stava facendo bene ma é finita con il fianco sulla neve lungo il primo muro perdendo inevitabilmente tempo e posizioni: ha chiuso 7/a in 2.17.96. Il tutto mentre nella prima manche – e questo é forse il problema piú serio – Marta Bassino era finita ben presto fuori inclinandosi troppo, ripetizione quasi fotografica di quanto giá successo nel primo gigante: due uscite nelle prime due gare non sono tranquillizzanti per la detentrice della coppa di gigante.

“Sono bloccata dalla tensione, non riesco a scendere bene. Sono troppo tesa, ho paura di sbagliare e non riesco a sciare, non riuscendo poi ad essere in controllo di quello che faccio mentre scendo. In gigante non ho lo spazio e ho paura di sbagliare, bloccandomi completamente di testa e il mio fisco si blocca, scendendo tutta dura come se mi avessero cementato le gambe”, ha spiegato con onestá la sua prestazione Federica Brignone .

Decisamente meno drammatica e piu’ costruttiva é l’analisi della sua prestazione da parte di Sofia Goggia: “ho preso un buco nella prima parte del muro, che era un po’ in ombra. Mi è rimasto incastrato lo sci ed è stata una fortuna che non sia caduta. Anche se non ho concluso la gara sono contenta della mia sciata nella seconda manche, un ottimo spunto per ripartire. Nelle discipline tecniche la Shiffrin è quasi imbattibile, quello che posso fare è dare il meglio in gigante e magari riuscire ad essere a ridosso del podio. Dovrò ripartire dalla prima parte della seconda manche: non sempre si ottiene quello che si vuole però questo è un buon punto di partenza”.

Cosí in questo primo gigante di Courchevel dietro Shiffrin si sono piazzate la svedese Sara Hector in 2.16.21 e la svizzera Michele Gisin in 2.16.43, primo podio stagionale per l’ elvetica fidanzata dell’azzurro Luca De Aliprandini che ha alle spalle mesi difficili una a causa di una mononucleosi.

Domani a Courchevel ancora un gigante, recupero di quello non disputato a Killington con le azzurre che cercheranno subito il riscatto. Stesso discorso per la slovacca Petra Vlhova, única vera rivale di Shiffrin nelle gare tecniche, oggi solo 4/a. Gli uomini invece domani sera gareggeranno nello speciale di Campiglio: l’Italia aspetta sul podio Alex Vinatzer.

Lascia un commento