Nuoto mondiali 25m: tris medaglie e record per Italia

L'esultanza di Alberto Razzetti dopo essersi coronato campione del mondo. ANSA/EPA/ALI HAIDER

ROMA.  – Alberto Razzetti campione del mondo. La staffetta 4×100 stile libero d’argento. L’Italia è súbito protagonista ai 15esimi campionati mondiali di Abu Dhabi con la copertina tutta per il genovese che si ripete in formato iridato dopo aver battuto il campione magiaro Kristof Milak agli europei in vasca corta.

Il 22enne di Lavagna emoziona per solidità e sfrontatezza e nei 200 farfalla si piazza alle spalle lo svizzero sorpresa olimpica Noe Ponti (1’49″81) e il sudafricano pluricampione Chad Le Clos (1’49″84). Lo fa con autorevolezza e sfrontatezza e il tempo di 1’49″06 che demolisce il precedente record italiano di 1’50″24 e sfiora per 6 centesimi il primato europeo. Ma non è tutto, perché il poliedrico genovese allenato a Livorno da Stefano Franceschi, canta l’inno di Mameli e torna sui blocchi nei 200 misti per prendersi il bronzo con un altro record italiano: 1’54″54.

“Non so bene cosa dire, sinceramente non mi aspettavo né il tempo né di vincere – le parole di Razzetti – É tutto bellissimo. Sono emozionato, felice per aver dato continuità ai risultati degli europei. Devo ancora ben realizzare cosa ho combinato. Probabilmente ci riuscirò domani. Campione però del mondo suona bene”.

Razzetti diventa il quinto atleta campione iridato individuale della storia italiana ai mondiali in vasca corta dopo Fabio Scozzoli nei 100 rana (2012), Ilaria Bianchi nei 100 farfalla (2012), Gregorio Paltrinieri nei 1500 (2014) e Federica Pellegrini nei 200 sl (2016). “Sono contentissimo delle due medaglie – prosegue l’azzurro, anche bronzo europeo nei 200 misti – La vittoria dei 200 farfalla mi ha dato una spinta in più per superare la stanchezza della finale successiva. Quando ho visto che ero il lotta per il podio ho cercato di dare il 100% e non mollare fino alla fine.

Chiusura in grande stile per la 4×100 stile libero maschile che cede alla Russia solo negli ultimi metri: è d’argento col record italiano di 3’03″61 per sedici centesimi con le frazioni di Alessandro Miressi (46″12), Thomas Ceccon (45″71), Leonardo Deplano (45″98) e Lorenzo Zazzeri (45″80) superato allo sprint da Aleksandr Shchegolev.

La prestazione della squadra italiana è eccezionale e demolisce il precedente record italiano di 3’05″20 stabilito da Santo Yukio Condorelli, Miressi, Marco Orsi e Zazzeri l’11 dicembre 2018 ad Hangzhou. Dietro agli azzurri ci sono gli americani con Zach Apple in chiusura come per l’oro olimpico di Tokyo. “Siamo stati bravi, sono contento, miglioriamo di gara in gara.

Peccato per il finale, ma Zazzeri è stato bravo a chiudere la staffetta nel migliore dei modi”, commenta Miressi; “l’avevo detto stamattina, sapevo che avremmo potuto fare bene”, sorride Ceccon; “sono felicissimo, disputare una finale mondiale e portare a casa un argento è eccezionale. Non abbiamo mai mollato”, aggiunge Deplano che ha sostituito Manuel Frigo rispetto al quartetto dei Giochi; “è la prima volta che esco da una gara con la medaglia e non sono soddisfatto. Ho un po’ di amaro in bocca per non aver portato a casa un titolo che meritavano. Adesso ho il dente avvelenato. Più tardi guarderò i passaggi”, conclude Zazzeri che si renderà conto di essere andato forte pure lui.

Prima giornata, prima finale e la prima medaglia va la collo dell’austriaco Felix Auboeck che vince i 400 stile libero in 3’53″90. É quarto Marco De Tullio. Sesta nei 400 misti Ilaria Cusinato, che da gennaio si affiderà alla guida tecnica di Matteo Giunta. La veneta nuota il tempo di 4’29″37 che la incoraggia per il futuro.

Dalle semifinali sono promossi Lorenzo Mora  nei 100 dorso con il quinto tempo di 49″99 che gli vale anche il record personale, la primatista mondiale Benedetta Pilato che nei 50 rana ottiene il quarto crono di 29″76 approfittando anche della squalifica della campionessa in carica e primatista del mondo Alia Atkinson, e Nicolò Martinenghi nei 100 rana con il quinto tempo di 56″81.

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