Lo sciopero da treni a bus. Esclusi scuola e sanità

Bus fermi durante lo sciopero dei trasporti alla stazione Termini, Roma in una foto d'archivio.
Bus fermi durante lo sciopero dei trasporti alla stazione Termini, Roma in una foto d'archivio. (ANSA/ANGELO CARCONI)

ROMA.  – Disagi in vista, domani, per lo sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil contro la manovra. Lo stop interessa i lavoratori pubblici e privati, dalla Pa all’industria, ed i servizi, a partire dai trasporti: a rischio treni, aerei, bus e metro, nel rispetto delle fasce di garanzia. Si fermano anche i rider. Esclusi, invece, la sanità, esonerata fin dall’inizio dalla protesta, la scuola che ha già incrociato le braccia venerdì scorso e, dopo i rilievi del Garante degli scioperi, i servizi ambientali e le Poste, alle prese con la scadenza del pagamento Imu.

NON SI FERMANO SANITÁ E POSTE. Dallo sciopero è esonerato il settore della sanità pubblica e privata con i servizi collegati, comprese le Rsa, per salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini in questa fase di emergenza pandemica. Sono esentati dall’adesione allo sciopero anche i lavoratori del settore Igiene ambientale e i dipendenti di Poste Italiane appartenenti alla divisione Mercato privati (sportelli).

SCUOLA NO, MA STUDENTI IN PIAZZA CON I PENSIONATI. Il personale della scuola avendo già scioperato il 10 dicembre non aderisce allo sciopero. Gli studenti, invece, saranno in Piazza insieme ai pensionati, come fanno sapere il sindacato dei pensionati Spi-Cgil e le organizzazioni Udu-Unione degli universitari e Rete degli studenti medi.

LO STOP DEI TRASPORTI. Nel trasporto ferroviario, come indicato dai sindacati, lo stop per il personale viaggiante ed addetto alla circolazione dei TRENI (ad esclusione di Trenord e delle imprese ferroviarie merci), compresi gli addetti alle attività di ristorazione e pulizia, va dalla mezzanotte alle 21 di domani, nel rispetto delle fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 e dei treni garantiti per la media lunga percorrenza.

Nel trasporto AEREO il personale navigante delle compagnie e gli addetti alle attività operative degli aeroporti, compresi i controllori di volo, scioperano per un turno dalla mezzanotte alle 24, nel rispetto delle fasce di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.

Nel trasporto pubblico locale, sempre nel rispetto delle fasce di garanzia, lo sciopero interessa BUS, METRO, tram e ferrovie concesse, nelle principali città (ad esclusione di Venezia e Bari), secondo modalità diverse: a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a termine del servizio; a Roma dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio; a Torino dalle 8 alle 14.30 e dalle 17.30 a fine servizio; a Genova dalle 9 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio; a Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; a Firenze dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio, a Napoli dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio.

Nel settore marittimo si ferma il personale di TRAGHETTI E NAVI, ad eccezione delle linee essenziali di collegamento con le isole; per un turno sciopera il personale amministrativo.

AUTOTRASPORTO E RIDER. Stop di un turno di lavoro nel trasporto merci per gli autotrasportatori, gli addetti alla logistica, i corrieri espressi, gli addetti delle cooperative di facchinaggio, il personale delle agenzie marittime ed i rider.

AUTOSTRADE. Nelle autostrade si ferma il personale, da quello dei caselli agli addetti alla manutenzione e alla viabilità per un turno di lavoro. Garantiti i servizi minimi funzionali ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale.

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