Champions: caos sorteggi, Madrid grida allo scandalo

Il tabellone del sorteggio della Champions. ANSA/EPA/Richard Juilliart / UEFA HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

ROMA. – I sorteggi del caos, ovvero quelli andati in scena oggi a Nyon e che riguardavano gli ottavi di finale della massima competizione europea per club, la Champions League. Per la prima volta nella storia del torneo, l’Uefa ha dovuto annullarli e rifarli nel giro di un paio d’ore, a causa di quello che l’ente continentale del calcio ha definito con un tweet “un problema tecnico con il software di un fornitore esterno che indica quali squadre possono giocare tra di loro”.

Da qui l’ammissione che si era “verificato un errore materiale nel sorteggio di Champions League” che veniva quindi annullato con conseguente annuncio che, alle 15 ora di Nyon, ce ne sarebbe stato un altro.

In pratica è successo che Michael Heselschwerdt, “Head of Club

Competitions” della Uefa, avesse inserito nell’urna dei possibili rivali del Villarreal anche il Manchester United che nella fase a gironi aveva giocato nello stesso gruppo degli spagnoli, e che l’ex stella dello Zenit Andrej Arshavin avesse pescato proprio i Red Devils. Contrordine ed ecco che uscivano i “cugini” del City, ma poi le immagini avevano mostrato che sempre la pallina dello United era stata dimenticata durante la formazione della ciotola dei potenziali avversari dell’Atletico Madrid.

Quest’ultimo club, a sua volta, aveva perciò avuto più possibilità di pescare il temutissimo Bayern Monaco, come poi è avvenuto. Proteste incrociate, reclamo dei “colchoneros” e decisione dell’Uefa di rifare tutto da capo, cancellando sfide di grande fascino come Psg-Man United, ovvero Messi contro Cristiano Ronaldo, e Inter-Ajax, riedizione in doppio atto della finale del 1972 in cui Lele Oriali marcò Johan Cruijff.

Alla Juventus era toccato lo Sporting Lisbona campione del Portogallo. Poi però il cambio di programma, e il viaggio sarà verso la Spagna, perché nel sorteggio ripetuto ai bianconeri è toccato il Villarreal, club che ha appena eliminato l’Atalanta vincendo 3-2 a Bergamo e ora ha voluto esternare, tramite il dirigente Marcos Senna, tutta la sua soddisfazione per aver evitato il City (“Guardiola ci conosce bene”), pur con  il dovuto e massimo rispetto per la Juve.

É andata peggio all’Inter, che al posto dell’Ajax ha trovato l’altra squadra che, assieme a quella di Amsterdam, nella fase a gironi ha ottenuto sei vittorie in sei gare, ovvero il Liverpool di Juergen Klopp e degli ex romanisti Salah ed Alisson. Così i Reds torneranno a S.Siro dove in questa stagione hanno già affrontato il Milan, e lo faranno nel ruolo di favoriti: ai nerazzurri di Simone Inzaghi non rimane che sperare che l’attuale momento di grazia continui a lungo.

Intanto minaccia fuoco e fiamme il Real Madrid, in perenne conflitto con l’Uefa dopo la vicenda della Superlega. Con un gioco di parole, la dirigenza delle ‘merengues’ ha definito “una verguefa” la decisione di far ripetere il sorteggio anche per ciò che riguardava il loro abbinamento con il Benfica del mago Jorge Jesus, il primo uscito dalle urne e quindi prima che si verificassero gli errori che hanno portato all’annullamento.

La tesi madridista è che il sorteggio andasse ripetuto solo a partire dal pasticcio che si era verificato e non ripartendo da zero. “Sorprendente, estremamente disdicevole, molto difficile da capire”, sono stati alcuni dei termini utilizzati oggi da un tipo solitamente misurato anche nelle parole come il dirigente del Real Emilio Butragueno, mentre i media madrileni gridavano allo scandalo. Così ora il Real dovrà vedersela con il Psg di Messi, del sogno madridista Mbappé e del grande ex Sergio Ramos che ha già fatto sapere di volersi “impegnare alla morte” contro quella squadra che ha amato per tanti anni e di cui è stato simbolo e capitano.

“Per questa storia del sorteggio avremmo potuto andare fino al Tas – è la tesi del Real diffusa con una nota ‘istituzionale’ – ma abbiamo fiducia che ci dimostreremo più forti del Psg e che ci qualificheremo per i quarti”.

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