Neve su Atalanta-Valencia, rinvio scontenta tutti

Addetti ai lavorispazzano la neve nello stadio di Bergamo.
Forte nevicata su Bergamo. (ANSA)

BERGAMO.  –  “A lavorare, andate a lavorare!”. Dopo gli applausi ai giocatori al rientro negli spogliatoi, con la neve che l’ha avuta vinta, e il rinvio decretato dal rigoroso arbitro inglese Anthony Taylor, dalla Curva Nord del Gewiss Stadium di Bergamo s’è levato un coro spazientito e canzonatorio.

Perché all’annuncio dell’altoparlante che Atalanta-Villarreal sarebbe stata spostata al giorno dopo, “a orario da destinarsi”, poi ufficializzato alle 16.30, dopo un balletto di ordini e contrordini partito alle 19, due ore prima del fischio d’inizio previsto, i tifosi di casa devono aver intuito che, nonostante la perdurante validità del titolo d’ingresso, avrebbero dovuto saltare, per impegni professionali, il match da dentro o fuori di Champions League.

A dispetto dell’accordo tra società per le 20.30 di domani, si

dovrà giocare per forza nel pomeriggio per evitare sovrapposizioni con l’Europa League per ragioni di programmazione televisiva. Di lì le trattative per un orario “più umano” e a misura di lavoratore: il diktat iniziale dell’Uefa era per le 15. Attese deluse, quindi, per la supersfida da un risultato solo, la vittoria, per gli uomini di Gian Piero Gasperini, decisiva per il passaggio agli ottavi di finale per la terza edizione su tre.

Ma la gestione dell’evento rinviato per maltempo da parte dell’Uefa ha dato adito a qualche polemica. Anche se le previsioni meteorologiche da una settimana assicuravano neve per l’Immacolata con stratificazione di almeno 3 centimetri, i teloni messi alla vigilia sono stati fatti togliere a partire dalle 17.30, quando i fiocchi, che cadevano dalla mattinata a Bergamo ma fin lì misti ad acqua, hanno cominciato a farsi più consistenti.

La squadra arbitrale, comparsa per la prima volta alle 19 sul terreno di gioco, con Taylor protetto dall’ombrello di un delegato della federazione continentale, l’ha dichiarato impraticabile alle 21.15 circa, quando già i giocatori delle due contendenti s’erano accomiatati dai rispettivi sostenitori, con alcuni dei titolari del Sottomarino giallo in ciabatte sotto il settore ospiti. Il direttore di gara, dopo un secondo sopralluogo, aveva chiarito che oltre le 21.20 non si sarebbe potuti andare, a patto che il campo fosse ripulito del tutto dalla coltre bianca.

E così, tutto spostato a un pomeriggio feriale, quando la maggior parte dei fan locali sarà al lavoro: il coro di protesta è partito all’ufficialità del rinvio, arrivata mezzora prima di quella dell’orario di domani alle 16.30: i tfiosi avevano quasi presagito che non avrebbero potuto essere presenti in gran numero il giorno seguente. Beffa tra le beffe, venti minuti dopo il rinvio le precipitazioni nevose erano praticamente già finite.