Coronavirus in Italia: cento milioni di dosi fatte in Italia, l’88% almeno con una

Un'ambulanza diretta all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Borgo Trento
Un'ambulanza diretta all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Borgo Trento, Verona. ANSA/CLAUDIO MARTINELLI

ROMA. – Cento milioni di vaccinazioni in poco meno di 12 mesi. E’ confermato dai numeri il cambio di passo della campagna di immunizzazione in Italia che da alcune settimane sembra avere pigiato con decisione sul pedale dell’acceleratore. In base ai dati diffusi dal Governo fino ad oggi i sieri inoculati sono stati complessivamente 99.792.722, una cifra che rende l’obiettivo questione di ore. A livello europeo l’Italia si piazza ai primissimi posti in questa speciale classifica con 168,4 dosi per ogni cento abitanti.

Numeri confortanti anche se la curva dei contagi continua a peggiorare: oggi i positivi sono 17.959, una cifra che non si registrava dal 9 aprile, quando furono 18.938. Nel solo Veneto le persone risultate “attive” al Covid sono 3.516, l’aumento giornaliero più marcato dall’inizio della quarta ondata. Nell’exploit delle vaccinazioni, comunque, possono avere inciso alcuni fattori come le nuove regole legate al super Green pass, la comparsa della minaccia Omicron e la stagione natalizia oramai alle porte.

Per il ministro Gelmini si tratta di un risultato “impressionante” mentre il collega nel governo Brunetta ringrazia la Struttura commissariale “per aver realizzato questo miracolo di organizzazione”. Nei giorni scorsi il generale Francesco Figliuolo ha annunciato che entro il 31 dicembre sono quattordici milioni le vaccinazioni da completare per gli over 18 con oltre 20 milioni di dose previste. Una road-map in cui la Struttura commissariale ha individuato target quotidiani da raggiungere.

Analizzando i dati degli ultimi giorni emerge che i risultati stanno andando, al momento, oltre le attese. Le immunizzazioni effettuate nei primi tre giorni del mese sono state complessivamente 1 milione e 456 mila, una cifra ben al disopra del target prefissato che si fermava a circa 1 milioni e 200 mila iniezioni. Un trend ribadito anche nei giorni successivi con cifre che, facendo una media quotidiana, superano di circa 80 mila unità quanto fissato dal Commissario.

Una corsa al vaccino che però non sembra preoccupare per quanto riguarda la disponibilità delle scorte. Anche alla luce degli arrivi già previsti dei due vaccini, e della disponibilità di una scorta non indifferente, circa 2,5 mln di dosi, da poter distribuire alle regioni. Ad oggi le persone che hanno ricevuto almeno una dose sono 47.477.646, pari all’87,91% della popolazione over 12. A completare il ciclo sono stati in 45.830.582, l’84,86% della popolazione over 12.

Risultati molto incoraggianti anche sul fronte “booster”. Nella sola giornata di ieri, a fronte di 509.205 somministrazioni complessive, sono state in 441.688 le persone che hanno ricevuto al terza dose. Entro la fine di questa settimana è ipotizzabile che si raggiungerà la cifra dei dieci milioni di soggetti “coperti” con il terzo siero.

Il quadro complessivo della campagna potrebbe ulteriormente consolidarsi la prossima settimana con l’avvio, dal 16 dicembre, delle somministrazioni anche per la fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, rimasta finora al di fuori della campagna.

La Struttura commissariale ha programmato la distribuzione di 1,5 milioni di dosi pediatriche. Si tratta di una prima tranche di sieri che sarà poi integrata a gennaio e saranno rese disponibili a partire dal 15 dicembre, in modo che tutte le strutture vaccinali delle Regioni e Province autonome, saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno successivo. In alcune regioni, come il Lazio, sarà possibile procedere alla prenotazione già dal 13 dicembre. Le amministrazioni si stanno, inoltre, attrezzando con linee guida dedicate agli under 12 negli hub vaccinali.

(di Marco Maffettone/ANSA)

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