Djokovic mistero vaccino, ora è iscritto in Australia

Il tennis serbo numero 1 mondiale Novak Djokovic esulta dopo una vittoria.
Il tennis serbo Novak Djokovic esulta dopo una vittoria. (Ansalatina)

ROMA. – Djokovic e gli Australian Open, il mistero si infittisce. Da mesi il mondo sportivo si interroga sull’eventualità che il tennista numero 1 al mondo possa essere escluso dal primo slam della stagione 2022.

La questione è nota: Nole non ha mai voluto rivelare se sia o meno vaccinato contro il Covid e per fare ingresso in Australia occorre essere immunizzati, pena una quarantena di 14 giorni. Ora, però, è arrivato il colpo di scena. Il 34enne infatti è tra i convocati della Serbia per la terza edizione dell’Atp Cup che si disputerà a Sidney dall’1 al 9 gennaio. Un torneo tra nazionali che di fatto anticipa quello di Melbourne, ben più atteso e blasonato, che si giocherà dal 17 al 22 gennaio.

É la stessa Atp, nel comunicato stampa ufficiale, a sottolineare che nel gruppo A è stata inserita la “prima testa di serie, la Serbia, con in testa il numero uno al mondo, Novak Djokovic”. Nole, contagiato dal coronavirus nel giugno dell’anno scorso, ha già conquistato 20 titoli del Grande Slam, lo stesso numero di Federer e Nadal, entrambi infortunati. Se lo svizzero ha già annunciato che non rientrerà prima dell’estate 2022, lo spagnolo, assente all’Atp Cup, nelle scorse settimane sembrava intenzionato a esserci a Melbourne.

“Capisco che tu voglia risposte su dove e come inizierò la nuova stagione, ma vedremo cosa riserva il futuro”, aveva detto Nole nei giorni scorsi in conferenza stampa in merito alla sua possibile presena al torneo di fine gennaio. “Non posso darvi una data, ma ovviamente gli Australian Open arriveranno presto, quindi lo saprete molto presto”. Suo padre, Srdjan, era stato più tranchant parlando alla tv serba: “Vorrebbe giocare con tutto il cuore perché è un atleta” ma “con questi ricatti e queste condizioni, probabilmente non lo farà. Io non lo farei, ma è mio figlio che deve decidere da sé”.

“Possiamo confermare che tutti coloro che entrano in Australia dovranno soddisfare i severi requisiti stabiliti dalle autorità sanitarie in tutto il paese, che includono la prova certificata della vaccinazione o un’esenzione medica valida approvata dai funzionari medici australiani”, ha affermato un portavoce di Tennis Australia.

“Ciò che è stato chiarito anche dai funzionari sanitari – ha aggiunto – è che gli arrivi minternazionali che non soddisfano questi requisiti dovranno essere messi in quarantena per 14 giorni”. Che il serbo abbia cambiato idea sul vaccino per poter conquistare il suo 10/o titolo agli Australian Open? A Maiorca e su lago di Zurigo, forse, qualcuno non se lo augura.