In 7 giorni aumento del 54%, Omicron dominante in Sudafrica

Un infermiera in un ospedale di Sudafrica. (ANSA)

ROMA.  – Un boom di casi dalla scoperta della variante Omicron in tutta l’Africa, specie nell’area meridionale, trainato proprio dal Sudafrica che per primo ha annunciato l’individuazione del nuovo ceppo.

Nell’ultima settimana, i contagi registrati in tutto il continente sono aumentati del 54%, secondo i dati dell’Oms. Un’impennata su cui, precisa l’agenzia Onu, non ci sono ancora dati sufficienti a certificarne il legame con la nuova mutazione del coronavirus.

Ma secondo l’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili del Sudafrica, Omicron è già dominante nel Paese ed è stata individuata in 3 casi su 4 tra quelli studiati nell’ultimo mese, mentre i contagi nel Paese sono raddoppiati in un solo giorno tra martedì e mercoledì.

Se dai primi studi emerge che la nuova variante è contagiosa come o meno della Delta, anche se sta causando più casi di reinfezione, e che i vaccini attualmente disponibili dovrebbero continuare a proteggere dalle conseguenze più gravi, il problema è proprio il bassissimo tasso di immunizzati in tutta l’Africa, dove oggi risulta coperto con due dosi solo il 7,5% della popolazione, pari a 102 milioni di persone. Cifre che sostanziano l’allarme dell’Oms sulla continua diffusione di nuovi ceppi in assenza di una campagna vaccinale equa a livello globale.

Secondo il Global Dashboard for Vaccination Equity delle Nazioni Unite, finora solo il 6,48% della popolazione target nei Paesi più poveri è stato vaccinato con almeno una dose, a fronte del 64,99% in quelli più ricchi. E tra i casi emblematici c’è proprio quello della Nigeria, il più popoloso degli Stati africani, dove finora sono state immunizzate in maniera completa circa 3 milioni e mezzo di persone su 103 milioni di over 18.

E in alcuni Paesi, come in Sud Sudan, Ciad, Camerun e Repubblica democratica del Congo, la percentuale è addirittura inferiore all’1%. Un quadro drammatico per cui questa settimana ha promesso un nuovo contributo il presidente cinese Xi Jinping, assicurando che Pechino fornirà entro il prossimo anno un ulteriore miliardo di dosi di vaccini all’Africa, di cui 600 milioni a titolo gratuito e il resto prodotti localmente.

Lascia un commento