Usa in allerta, New York dichiara lo stato d’emergenza

La Guardia nazionale allo Yankees Stadium New York indica a una donna lo sportello per la vaccinazione
La Guardia nazionale allo Yankees Stadium New York per la campagna vaccinale anti Covid. Immagine d'archivio. (ANSA)

WASHINGTON. – “It’s coming”, sta arrivando, è solo questione di tempo. Mentre a Washington l’amministrazione Biden discute su come affrontare la minaccia della nuova variante del Covid, la governatrice di New York, Kathy Hochul, non perde tempo e dichiara lo stato di emergenza. Del resto il Natale è alle porte, e nella Grande Mela sono attesi per la prima volta dall’inizio della pandemia milioni di turisti da tutto il mondo. L’ipotesi di nuove restrizioni sarebbe una catastrofe per la vita e l’economia della città già duramente colpita.

Nello Stato di New York, come negli Usa, non si registrano ancora casi ufficiali di persone contagiate da Omicron, ma nelle ultime ore il virologo Anthony Fauci ha ammesso: “Questa variante del virus molto contagiosa potrebbe essere già qui, circolare negli Stati Uniti”.

Così il decreto della governatrice succeduta a Andrew Cuomo punta a rafforzare soprattutto la rete ospedaliera, aumentando la capienza e i posti letto in rianimazione e affrontando la carenza di personale medico e infermieristico che di recente ha richiesto anche l’intervento degli uomini della Guardia Nazionale. Non solo: l’ordinanza prevede che dal prossimo 3 dicembre siano rinviati tutti gli interventi chirurgici non ritenuti urgenti, in modo da non intasare i reparti.

Insomma, se non al peggio, New York si prepara a una nuova ondata che appare inevitabile. Del resto in un’area dove si trova la più grande metropoli americana, già epicentro della prima ondata di Covid, non ci si può permettere tattiche attendiste. Anche perché il tasso di positività e quello delle ospedalizzazioni viaggiano oramai sui livelli dello scorso aprile.

Ogni giorno in media nello Stato di New York si registrano oltre 6.700 nuovi contagi (con un balzo del 33% nelle ultime due settimane), 2.800 ricoveri e 30 decessi. E i dati non tengono ancora conto degli effetti del lungo weekend della Festa del Ringraziamento, che ha aperto la stagione delle festività di fine anno e in cui milioni di americani hanno viaggiato all’estero e da una parte all’altra del Paese.

Non a caso le misure decise dalla governatrice hanno validità fino al prossimo 15 dicembre, quando saranno rivalutate sulla base dei nuovi dati sull’andamento della pandemia e, se necessario, inasprite. “La vaccinazione resta l’arma più importante a nostra disposizione”, ha sottolineato Hochul, ricordando come il tasso di immunizzazione nello Stato pur essendo superiore alla media anazionale si sia arenato attorno al 68%.

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