Cotec-Europa, Mattarella: “La tecnologia al servizio dell’essere umano”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interviene al Simposio XIV Cotec Europa (Cortesia Casa Real)
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Re di Spagna, Felipe VI e il presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa (Cortesia Casa Real)

MADRID – “La tecnologia può giocare un ruolo importante nei processi di innovazione sociale a patto di avere chiaro che è la persona a doverne essere al centro. Un approccio ‘antropocentrico’ al digitale significa che la tecnologia deve essere al servizio dell’essere umano nel suo realizzarsi come persona, nel suo agire come cittadino, nella sua dignità come lavoratore”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è intervenuto al “XIV Simposio Cotec Europa”. Così, conclude a Malaga la sua visita di Stato in Spagna.

Il presidente Mattarella ha ricordato che nel 2019 a Napoli si discusse “su come la digitalizzazione possa migliorare l’efficacia dei servizi che lo Stato assicura ai cittadini”

– È un tema la cui attualità merita di essere riletta alla luce dell’esperienza della pandemia – ha commentato -. A distanza di due anni, infatti, il contesto in cui ci troviamo ad elaborare le nostre riflessioni è radicalmente mutato: la doppia emergenza, sanitaria ed economico-sociale, ha messo in evidenza l’importanza del ruolo dello Stato, e non meramente dal punto di vista regolatorio, nel governare la trasformazione digitale.

Ha commentato che la pandemia ha messo in luce “quanto la nostra società sia dipendente da infrastrutture critiche, il cui controllo assume un’importanza centrale”.

– Ha evidenziato – ha detto il presidente Mattarella – quanto incidano carenze e ritardi nei processi di digitalizzazione. Da esse dipendono non soltanto le nostre relazioni, la nostra competitività, ma anche la capacità di garantire ai nostri cittadini una cornice di sicurezza, premessa di uno sviluppo in linea con i nostri valori.

Ha quindi sottolineato che la sovranità europea “in campo tecnologico e digitale è in proposito determinante”.

– L’Europa, patria dei diritti e della libertà – ha sottolineato -, deve rimanere all’avanguardia in questi processi.

Il capo dello Stato ha quindi spiegato che “le politiche per l’innovazione svolgono un ruolo centrale e con Next Generation EU” si è compiuto un passo nella giusta direzione.

– Abbiamo bisogno di investire nel nostro futuro – ha detto -. E possiamo farlo, solo se lo faremo assieme, oltre NextGen, oltre il 2030. Davanti alle sfide del prossimo decennio, Spagna, Portogallo e Italia, uniti da una duratura e fiorente collaborazione, possono farsi promotori di una visione condivisa che ambisca a una maggiore incisività dell’azione europea nel campo dell’innovazione, facendo ricorso a strumenti comuni, a beneficio di tutti i cittadini europei. L’impegno congiunto delle Cotec nazionali – e una loro più stretta collaborazione – potrà svolgere, in questo senso, un ruolo fondamentale: a loro vanno i più sentiti auguri di buon lavoro anche per gli anni futuri.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al “Congreso de los Diputados “

La seconda giornata del presidente Mattarella in Spagna è iniziata con la visita al Parlamento spagnolo. Accolto dal Presidente del “Congreso de los Diputados”, Meritxell Batet, e dal Presidente del Senato, Ander Gil García, che dopo gli inni nazionali gli facevano omaggio delle rispettive medaglie, quella del “Congreso de los Diputados” e quella del “Senado de la República”, il capo dello Stato assisteva ad una Sessione Speciale del Parlamento, in suo onore.

Nell’emiciclo del “Congreso de los Diputados”, dopo il benvenuto del presidente Meritxell Batet, che ha sottolineato i tanti legami esistenti tra i due paesi e la forza economica e sociale che assieme rappresentano, il capo dello Stato evidenziava come il Parlamento sia “tempio della democrazia”.

– Il confronto fra diverse visioni vi trova posto – ha detto -, in vista di una sintesi orientata al bene comune. Un confronto che è essenza della democrazia e affermazione dello Stato di diritto, perché iscritto entro i limiti e le garanzie della Costituzione.

Il presidente Mattarella ha sostenuto che il Parlamento è “punto di incontro di tutti i cittadini e, al tempo stesso, punto di partenza per garantire pace sociale, benessere e sviluppo”.

Ha ricordato che le Costituzioni moderne, “la Costituzione spagnola fra queste, con il suo porre come valori supremi dell’ordinamento giuridico la libertà, la giustizia, l’uguaglianza e il pluralismo politico, sono figlie non soltanto della cultura giuridica dei propri paesi, ma anche della migliore tradizione del costituzionalismo europeo.

Ha quindi segnalato che nel Parlamento “risiede la libertà di un popolo”. La libertà, ha ricordato, che il Parlamento spagnolo “ha coraggiosamente difeso, insieme alle altre istituzioni dello Stato, di fronte alle minacce che le furono portate quaranta anni or sono”.

– Stiamo attraversando un periodo di grandi trasformazioni, di imperiosa crescita della tecnologia, di rinnovate tensioni al livello planetario e di crisi ai nostri confini – ha concluso -. Un periodo nel quale sarà decisivo mantenere costante l’attenzione sulla salvaguardia dei diritti, delle libertà e delle tutele, faticosamente conquistate a partire dal secolo scorso.

Accompagnato dall’Ambasciatore Riccardo Guariglia, il Presidente della Repubblica saluta il personale diplomatico, consolare e dell’Istituto Italiano di Cultura.

Prima di intraprendere il viaggio a Malaga, per assistere alla chiusura del “XIV Simposio Cotec Europa”, il presidente della Repubblica si è recato in Ambasciata per un breve saluto all’Ambasciatore Riccardo Guariglia e al personale diplomatico consolare e dell’Istituto Italiano di Cultura.

Il capo dello Stato, una volta ancora, ha ricordato i legami che uniscono Italia e Spagna e sottolineato la presenza nella penisola iberica di un folto numero di studenti Erasmus. Ha quindi esortato tutti a un sempre maggior impegno.

Presenti all’incontro anche il consigliere del Cgie, Giuseppe Stabile e i presidenti uscenti del Comites di Madrid, Pietro Mariani, e di Barcellona, Alessandro Zehentner.

Redazione Madrid

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