Dal caso Suarez nuova bufera sull’Università per Stranieri di Perugia

Università per Stranieri di Perugia
Università per Stranieri di Perugia - (Sebastiani)

PERUGIA. – Parte da alcuni telefoni cellulari sequestrati nell’indagine sul caso Surez la nuova bufera giudiziaria che sta investendo l’Università per Stranieri di Perugia. All’attenzione della guardia di finanza, coordinata dalla procura del capoluogo umbro, sono ora finiti i concorsi per l’assunzione di ricercatori e professori banditi negli anni scorsi.

Procedure per le quali – è l’ipotesi accusatoria – gli esiti potrebbero essere stati “predeterminati”. Un fascicolo scaturito dagli accertamenti compiuti un anno fa proprio in relazione alla prova per la conoscenza dell’italiano sostenuta dal calciatore in quel momento in predicato di passare alla Juventus.

Poco più di una ventina gli indagati a vario titolo tra docenti ma anche vincitori dei concorsi. Corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio e turbata libertà degli incanti i reati ipotizzati a vario titolo.

L’ipotesi è che ci possano essere stati una serie di scambi di favori tra i docenti, alcuni dei quali facevano parte delle commissioni esaminatrici. Tre o quattro i concorsi della Stranieri sui quali si sta concentrando l’attenzione degli investigatori. Uno di questi riguarda Stefania Spina, la ex direttrice del Centro di valutazione e certificazioni linguistiche. Ma di avere avuto un ruolo nelle irregolarità viene contestato anche alla ex rettrice Giuliana Grego Bolli (a carico suo, di Spina e di altri due indagati è in corso l’udienza preliminare per la vicenda Suarez). Mentre del tutto estranei sono gli attuali vertici dell’Università.

Non è comunque escluso che l’inchiesta possa allargarsi e toccare anche altri Atenei. Gli sviluppi sono legati – hanno reso noto gli inquirenti – alle perquisizioni a Palazzo Gallenga, sede dell’università, eseguite nel settembre 2020 nell’indagine sull’esame Suarez.

In quell’occasione sono stati sequestrati documenti e soprattutto telefoni cellulari esaminati dalla guardia di finanza di Perugia. Sono così emersi contatti che hanno portato a ipotizzare le irregolarità in alcuni concorsi. Anche in alcune chat gli inquirenti hanno trovato quelli che vengono considerati “indizi utili” a suffragare la ricostruzione accusatoria.

Il personale del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Perugia ha quindi acquisito documenti presso la stessa Università per Stranieri e al ministero dell’Istruzione (del tutto estraneo all’ipotesi accusatoria), con contestuali notifiche di informazioni di garanzia.

L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che gli esiti dei concorsi possano essere stati predeterminati. Questo, a seconda dei casi, mediante la scelta dei tempi dell’uscita dei bandi, la loro profilazione, l’individuazione di commissari compiacenti ed il controllo di ciascuna fase delle selezioni. Fino alla nomina a vincitori dei candidati prescelti – sempre in base all’accusa -, a prescindere da ogni valutazione comparativa e di merito. Grego Bolli e Spina hanno comunque sempre rivendicato la correttezza del loro comportamento.

(di Claudio Sebastiani/ANSA)