Nuovo scontro M5s-Iv, Renzi sfida Conte in tv

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, durante una trasmissione di "Porta a porta."
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, durante una trasmissione di "Porta a porta." ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. – Dall’ipotesi di creazione di una struttura di “propaganda antigrillina” ai rapporti con l’Arabia Saudita, passando per i finanziamenti ad Open da parte di Alessandro Benetton, consigliere di Edizione Holding: non si placa lo scontro tra i 5 Stelle e il leader di Iv, Matteo Renzi, dopo le rivelazioni emerse dall’inchiesta sulla fondazione Open.

I 5 Stelle vanno al contrattacco con un lungo post sul suo blog in cui sottopongono il leader di Iv a 13 domande da cui si attendono una risposta: “su questi aspetti il Movimento 5 Stelle non è disponibile ad arretrare di un millimetro” chiariscono.

Renzi ribatte rilanciando la sua proposta di un confronto tv con il Presidente Giuseppe Conte e mette in atto anche una strategia di attacco in Parlamento dove ha chiesto alla Giunta per le immunità del Senato di esprimersi sulla liceità delle carte acquisite nell’ambito dell’inchiesta su Open.

“Sarò felice di rispondere in un confronto in diretta Tv. Aspetto la sua proposta di data e nel frattempo preparo le 13 domande per lui, dalle mascherine al Venezuela. Sono certo che non scapperà dal confronto democratico. Vero?” contrattacca ironico il leader di Italia Viva.

Sa che il confronto difficilmente ci sarà e che è anche per questo che è il Movimento, tutto, a chiedere che sia lui a rendere conto delle contestazioni. “La politica non può essere solo questione di rispetto delle norme, penali in particolare. Per noi la politica, in via primaria e imprescindibile, è questione di rispetto della dignità delle persone e di ‘disciplina e onore’. In definitiva, è questione di ‘etica pubblica’ ” scrivono i 5 Stelle che chiedono conto a Renzi anche della sua assenza al voto sul ddl Zan, quando lui era in Arabia Saudita, da cui “incassa lauti compensi e apprezza il ‘nuovo rinascimento arabo’ nonostante la innegabile compressione dei diritti fondamentali delle persone, in particolare delle donne e degli omosessuali, e le terribili accuse per l’assassinio del giornalista Khashoggi”.

Intanto questa sera si capirà come si esprimerà la Giunta per le immunità di Palazzo Madama, chiamata a discutere la documentazione presentata da Renzi, che una settimana fa ha scritto alla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, chiedendole di “porre in essere quanto necessario per la tutela dei diritti costituzionali”, relativamente alle conversazioni finite agli atti dell’inchiesta della Procura di Firenze.

(di Francesca Chiri/ANSA)