FABRIANO (ANCONA). – Rimosso con effetto immediato il parroco della chiesa di San Sebastiano Martire di Marischio di Fabriano, don Gino Pierosara. Lo ha deciso il vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara, dopo la notizia della riunione no-vax ospitata proprio in chiesa il 7 novembre alla quale ha partecipato Roberto Petrella, ginecologo radiato nel 2019 dall’Ordine dei medici di Teramo per le sue idee sul covid e sui vaccini, oltre ad un centinaio di persone, “solo un paio delle quali con le mascherine”, così come affermato in un video dallo stesso Petrella.
Una riunione – sottolinea il vescovo Massara – che si è svolta “in violazione delle norme governative ed ecclesiastiche sul contenimento e la prevenzione della pandemia”. È la seconda volta che don Gino Pierosara è protagonista di una vicenda legata al covid. Nel gennaio scorso risultò positivo al coronavirus dopo aver pranzato alla Casa del Clero di Fabriano, dove ci fu un cluster sfociato in quattro decessi (tre preti e una suora), oltre ad una massiccia riorganizzazione delle attività diocesane e parrocchiali per il gran numero di religiosi in quarantena.
Poi la riunione del 7 novembre, che gli è costata la guida della parrocchia di Marischio. All’interno della chiesa, che secondo le attuali normative anti contagio, potrebbe ospitare al massimo una settantina di fedeli, si sono ritrovati un centinaio persone. A rivelarlo lo stesso Petrella in un video postato il giorno dopo sulla sua pagina facebook e poi rimosso. Ma nelle varie chat WhatsApp ne circola un estratto.
Petrella parla di “meraviglioso incontro” ed elogia “il parroco, grande uomo, molto documentato e preparato, non si è vaccinato e mi ha spiegato i motivi. Io l’ho abbracciato. Poi è venuto anche un altro prete che non si è vaccinato e insieme mi hanno spiegato che altri preti non vogliono vaccinarsi. Bravi, complimenti. Ieri sera avete rafforzato la mia forza, mi avete dato altre energie per andare avanti. Noi definiti no vax – aggiunge con tono commosso – abbiamo fatto l’incontro dentro la chiesa cattolica, dove si celebra la messa”. Petrella cita anche un’insegnante che “ha parlato di Norimberga”.
A Marischio, però, la gente del posto sembra molto meno convinta e, anzi, c’è un passaparola che consiglia di rimanere a casa per almeno due settimane. Tanto che lo stesso vescovo Massara si dichiara “vicino alla comunità” e chiede scusa “a quanti hanno avuto disagio da questa dolorosa vicenda”. La revoca del mandato di parroco comporta anche la decadenza dall’incarico di esorcista diocesano. Il nuovo amministratore e parrocchiale e legale rappresentante è don Vincenzo Bracci, priore del monastero di San Silvestro.
Infuriato il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli: “Mi auguro che chi di dovere prenda tutti i provvedimenti del caso a tutela della comunità e per intervenire contro chi ancora una volta si è reso protagonista di un atto di una gravità estrema” dice, condannando l’ “atteggiamento irresponsabile”. Ancora da valutare eventuali risvolti penali.
(di Claudio Curti/ANSA)