Scandalo acqua al piombo: 626 milioni alle vittime di Flint

Una protesta di cittadini di Flint.

WASHINGTON.  – Risarcimento astronomico per lo scandalo dell’acqua al piombo di Flint, Michigan, una delle più gravi crisi sanitarie pubbliche della storia americana recente, finite sui giornali di tutto il mondo dopo la mobilitazione di vip e leader politici.

Al termine di sei anni di liti legali, un giudice federale ha dato disco verde all’accordo da 626 milioni di dollari per risarcire le migliaia di residenti colpiti dall’acqua tossica, avvelenata anche dalla legionella ed altri contaminanti.

L’intesa è stata sottoscritta da 81 mila dei circa 100 mila abitanti, in maggioranza afro-americani: circostanza che ha trasformato il caso anche in un esempio emblematico di ineguaglianza razziale negli Usa, dove le comunità più povere e svantaggiate pagano di più il prezzo delle inefficienze pubbliche.

I maggiori beneficiari (l’80% della somma) saranno i giovani che avevano meno di 18 anni perché “subiranno più danni delle persone più anziane”, come ha scritto il giudice Judith Levy.

L’esposizione dei bambini al piombo e alla tossine può portare infatti a disordini neurologici e a difficoltà di apprendimento. La quota più grossa degli indennizzi andrà ai minori che avevano sei anni o meno.

“É l’accordo più grosso nella storia del nostro Stato”, ha sottolineato l’attorney general del Michigan. “E’ un giorno storico per i residenti di Flint, che finalmente cominceranno a veder servita la giustizia”, ha esultato Ted Leopold, uno degli avvocati delle vittime.  “Abbiamo fatto la storia e spero che l’accordo crei un precedente per non avvelenare la gente”, gli ha fatto eco Melissa Mays, madre di tre bambini ammalatisi a causa del piombo.

Gran parte degli indennizzi saranno pagati dallo Stato del Michigan, ritenuto il principale responsabile dello scandalo: l’ex governatore repubblicano Rick Snyder è stato incriminato per negligenza volontaria, insieme a Howard Croft, all’epoca direttore delle opere pubbliche, mentre l’ex direttore della sanità dello stato Nick Lyon sarà incriminato per vari omicidi colposi.

Tutto cominciò nel 2014, quando la città, per ridurre i costi, sostituì le forniture idriche dal lago Huron con quelle più corrosive del fiume Flint che, senza un’adeguata depurazione, fecero filtrare il piombo nelle vecchie tubature contaminando l’acqua potabile e causando un’epidemia di legionella.

Flint dichiarò lo stato di emergenza solo nel 2015, circa un mese dopo che l’agenzia per la protezione ambientale aveva scoperto livelli pericolosi di piombo, sostanza che può nuocere a cuore, reni e nervi. Seguirono valanghe di cause e molti politici accorsero nella città, dall’allora presidente Barack Obama ai candidati dem per la Casa Bianca Hillary Clinton e Bernie Sanders, mentre imprenditori come Elon Musk e vip come Cher si mobilitarono per aiutare i residenti.

Scese in campo anche Erin Brokovich, la famosa attivista che ha ispirato il film omonimo con Julia Roberts dopo la sua azione legale contro la Pacific Gas&Electric per la contaminazione delle acque di una cittadina californiana con il cromo esavalente. In prima línea pure il regista Michael Moore, che dedicò allo scandalo un capitolo del suo film “Fahrenheit 11/9”.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

Lascia un commento