Al Genoa ecco Shevchenko: “Il massimo per la salvezza”

Primo allenamento Schevchenko al Genoa
Primo allenamento Schevchenko al Genoa

GENOVA.  – Obiettivi ambiziosi e tanta voglia di essere protagonisti nel calcio italiano. Ma tutto va fatto un passo alla volta. Andriy Shevchenko nel giorno della sua presentazione ufficiale, direttamente nel cuore del Ferraris tra decine di telecamere, inviati dalla Gran Bretagna e dall’Ucraina e oltre 40 giornalisti, mostra il lato più umano di sé e non nasconde che prima di tutto da conquistare c’è una salvezza, per ora molto difficile.

“Il Genoa è un club importante, questo è un progetto al quale tengo tanto e l’obiettivo numero uno per noi è giocare in serie A il prossimo anno. Farò di tutto per raggiungere questo obiettivo e l’ unica via che conosco per arrivare a questa traguardo è lavorare. Faccio una promessa ai tifosi del Genoa: farò di tutto e darò il massimo di me stesso per raggiungere questo risultato”. Ha spiegato il neo allenatore che in questa avventura, contratto sino al 30 giugno 2024, sarà affiancato dallo storico vice Mauro Tassotti, dal preparatore dei portieri Valerio Fiori, dal preparatore atletico Andrea Azzalin, dal match analyst Luigi Nocentini e dal collaboratore tecnico Simone Bonomi.

“Ho avuto garanzie importanti per rafforzare la squadra a gennaio perché ne abbiamo bisogno per raggiungere il nostro obiettivo che è quello di giocare in serie A il prossimo anno. Posso dire che lavoreremo bene sul mercato”. Garanzie confermate da Josh Wander, co fondatore di 777 Partners la nuova proprietà del Genoa, che di Shevchenko ha deciso di farne il fulcro del loro progetto.

“Abbiamo fatto una ricerca su scala mondiale per trovare la persona giusta che potesse aiutare il club ad arrivare a fine stagione e allo stesso tempo essere il fulcro del progetto che abbiamo pensato per il Genoa – ha detto Wander -. Shevchenko è sicuramente un grandissimo nome in Italia ma non lo abbiamo scelto per questo, bensì per le sue doti, il suo cervello, a cominciare dal modo in cui pensa e analizza tutti gli aspetti del calcio. Lavora moltissimo con dati innovativi per stimolare i giocatori dal punto di vista fisico e mentale”.

Per il Pallone d’oro 2004 un’avventura non semplice ma di certo stimolante a partire dalla gara con la Roma che segnerà il suo esordio in un campionato di club dopo aver guidato per anni la nazionale Ucraina. “Sono stato allenato da grandi allenatori come Zaccheroni, Ancelotti e Cesare Maldini e per me è stata una grande esperienza – ha spiegato -. La Roma? Ho grande rispetto di Jose Mourinho che con il suo arrivo ha dato tantissimo al calcio italiano. So che dobbiamo giocare una partita importantissima contro la Roma ma questo è il mio lavoro. Di certo saremo una squadra che non mollerà mai”.

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