Covid: focolaio per i cortei di Trieste supera i 200 casi, rischio giallo

In una foto d'archivio la manifestazione dei No-Green pass a Trieste.
In una foto d'archivio la manifestazione dei No-Green pass a Trieste. ANSA/ PAOLO GIOVANNINI

TRIESTE. – Si allarga il focolaio Covid legato ai cortei no Pass di Trieste. Ora i casi superano quota 200, annuncia la Regione. Si è ammalato chi è sceso in piazza, ma poi anche parenti e amici. Un fattore che incide sulla curva dei contagi – in salita -assieme al fatto che in città ci si vaccina meno che in altre province: “70 mila non immunizzati su una popolazione di circa 230 mila persone”, ricorda il vicepresidente del Fvg Riccardo Riccardi.

E a fronte di un aumento generale di casi, tornano a crescere i ricoveri negli ospedali, oggi al lavoro per riorganizzarsi. I posti letto di terapia intensiva in Friuli Venezia Giulia – avverte Agenas – hanno superato la soglia di allerta del 10%, che rappresenta uno dei parametri per il passaggio della Regione in zona Gialla. La percentuale è salita fino a quota 11%, raggiungendo le Marche.

In Fvg sale al 10% anche il tasso di occupazione dei posti letto Covid nei reparti di area medica. Trieste si prepara quindi ad affrontare una quarta ondata con un virus che, secondo il direttore generale dell’azienda sanitaria universitaria Giuliano isontina, Antonio Poggiana, “si sta muovendo a velocità molto più rapida rispetto alle altre volte”.

Da oggi viene sospesa una serie di prestazioni: all’ospedale Maggiore le attività della Day Surgery, attività programmate delle S.S.C.C. Clinica oculistica e Clinica di chirurgia maxillofacciale e odontostomatologica, visite anestesiologiche ambulatoriali. Rimangono garantite le attività chirurgiche in regime di urgenza. All’ospedale Cattinara, in caso di ulteriore aumento dei pazienti Covid che necessitino di cure intensive, le sedute operatorie saranno ridotte dalle attuali 50-52 a 40 a settimana, “quindi un taglio del 20%”.

“Questo fino a quando la curva non inizierà a ridiscendere, quindi fino a quando la pressione sugli ospedali non si attenuerà”, ha spiegato Poggiana. Si potenzieranno invece i posti letto per malati Covid. “Il sistema è solido, sta rispondendo – osserva Riccardi -. Ci sono spazi in altre strutture regionali, per ora” ma questa situazione potrà cambiare in base “a come si sposterà il contagio”.

Oggi a Trieste sono un centinaio i nuovi positivi, più di un terzo dei 287 rilevati in Fvg. Per domenica è stato annunciato un nuovo presidio di protesta no Green pass in centro. Riccardi chiede “qualche regola più dura” per le manifestazioni. Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, se fosse al governo farebbe “come ai tempi delle Brigate Rosse: leggi speciali. Allora c’era l’emergenza terrorismo, oggi c’è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico”.

C’è attesa dunque per la stretta sulle manifestazioni annunciata dal Viminale e che il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, chiede sia applicata da subito. Il nuovo prefetto di Trieste, Annunziato Vardè, attende le direttive e assicura “che saranno applicate con puntualità e fermezza”. “Rischiamo di andare in zona gialla – avverte – e ciò significa restrizioni e libertà nuovamente compresse”. Questo, conclude, “vorrei far capire a chi protesta”.

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