Coronavirus in Italia: oltre 5.000 nuovi positivi, aumentano i focolai in Veneto

Ospedale di Tor Vergata (Roma) durante la pandemia da Coronavirus.
Ospedale di Tor Vergata (Roma) durante la pandemia da Coronavirus.

ROMA. – Tra i turisti, a scuola, e purtroppo ancora nelle Rsa. E poi tra i manifestanti che nei giorni scorsi si sono accalcati per urlare il loro no al Green pass: il Covid rialza la testa un po’ in tutta Italia. E in particolare nel Nord-Est: a Trieste il cluster della protesta si allarga, in Alto Adige il governo locale vede il rischio di nuove restrizioni come nella vicina Austria e in Veneto tornano i focolai, in particolare nella zona delle terme Euganee, a una ventina di chilometri da Vo’. La stessa che ha vissuto l’inizio dell’incubo della pandemia, con la prima vittima conclamata in Italia.

Oggi la situazione è diversa, ci sono i vaccini e gli ospedali reggono bene. Nel giorno in cui in Italia si contano oltre 5.000 nuovi positivi, il Veneto ne registra 781, anche se sulla cifra incide un riconteggio relativo ai tamponi antigenici, per cui 443 sono effettivamente relativi a oggi.

Nella provincia di Padova sono 186. Qui il cluster Covid nella zona termale ha registrato negli ultimi 15 giorni un aumento dei casi, passando da una media di 80 a metà settembre a 110, ha comunicato l’azienda sanitaria locale. Sono sette gli alberghi interessati dai contagi che, per il 90% riguardano turisti.

Poco distante, a Conselve, c’è un cluster in una casa di riposo con 60 positivi tra gli ospiti, di cui 59 non autosufficienti, e 8 tra gli operatori. Per fortuna erano tutti vaccinati, per cui solo 17 sono sintomatici e solo uno è stato ricoverato. Un altro cluster tra anziani è a Torreglia, dove quattro sono finiti in terapia intensiva dopo una festa per le nozze d’oro. E nella provincia focolai ci sono anche tra i bimbi, con 34 classi in quarantena e 51 oggetto di sorveglianza: sono per la maggior parte elementari.

Salgono i contagi nelle scuole anche in Lombardia, dove sono 376 le classi in quarantena, secondo i dati relativi alla settimana tra il 25 e il 31 ottobre, con 7.682 alunni e 212 operatori scolastici in isolamento. Si tratta di oltre 100 classi e 2.400 alunni in più rispetto alla settimana precedente. Solo a Milano le classi in quarantena sono 126, con 2.960 alunni e 61 operatori scolastici in isolamento.

In Friuli Venezia Giulia, il focolaio individuato dopo le manifestazioni dei giorni scorsi continua ad aumentare: sono 140 i casi in totale: tre giorni fa erano 93, secondo l’aggiornamento fornito dal vicegovernatore Riccardo Riccardi. Dopo la stretta sulle manifestazioni a Trieste, anche il sindaco di Udine, Pietro Fontanini chiede di evitare che cortei e manifestazioni pubbliche si svolgano in spazi ristretti come le vie del centro o piazza Libertà.

A Novara, l’azienda ospedaliera universitaria valuta la possibilità di denunciare Giusy Pace, l’ideatrice del corteo no Green pass con i manifestanti travestiti da deportati nei lager per danno di immagine. Intanto la donna è stata sospesa perché “inottemperante all’obbligo vaccinale previsto per gli operatori sanitari”.

I numeri del bollettino di oggi del ministero della Salute, confermano la risalita. Su un numero record di tamponi, oltre 700mila, sono 5.188 i positivi e 63 le vittime. Calano i ricoveri in terapia intensiva, sono 381 in totale, 4 in meno nel saldo tra entrate e uscite. E’ alto il dato dell’Alto Adige: conta 205 casi e un decesso e ieri il governatore Arno Kompatscher ha avvertito gli irriducibili no-vax dei rischi del loro comportamento, anche quello “di cambiare colore e dover adottare maggiori restrizioni”.

In Trentino, dove i casi registrati sono 83, viene monitorata la situazione dei “vicini”, ha spiegato l’assessore alla sanità, Stefania Segnana, e sono in corso i preparativi per fronteggiare un eventuale peggioramento della situazione epidemiologica. Dall’altro lato della Penisola, la Campania conta 626 positivi e due morti.

(di Melania Di Giacomo/ANSA)

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