Pace sui dazi con l’Ue. Biden: “Nuova era transatlantica”

il Presidente degli Stati Uniti d'America, Joseph Biden Jr., al Roma Convention Center La Nuvola in occasione della prima giornata dei lavori del G20 Rome Summit.
Il Presidente degli Stati Uniti d'America, Joseph Biden passa davanti le bandiere dei páesi del G20. Archivio.

WASHINGTON. – “America is back”: questa volta Joe Biden ha mantenuto la promessa, rilanciando al G20 di Roma la leadership mondiale degli Usa (forte anche dell’assenza fisica di Vladimir Putin e Xi Jinping) e l’alleanza con l’Ue, che era stata bistrattata da Donald Trump ma turbata anche dal caotico ritiro dall’Afghanistan e dalla crisi dei sottomarini con la Francia sotto la nuova presidenza americana.

A suggellare il reset con Bruxelles l’accordo per l’allentamento dei dazi americani sull’import di alluminio e acciaio varati da Trump nel 2018 e la sospensione dei contro dazi europei su varie merci Usa, con la rimozione complessiva delle tariffe su oltre 10 miliardi di dollari all’anno delle rispettive esportazioni. Con effetti positivi che si trasferiscono a valanga sui costi di produzione nel settore agroalimentare italiano.

Un’intesa con anche un impegno “green” e “anti cinese”, aperto ad altri Paesi democratici, che prevede per la prima volta di incentivare la decarbonizzazione nella produzione di alluminio e acciaio (tra le più inquinanti) e restringere l’accesso all’acciaio “sporco” di Paesi come quello del Dragone, oltre ad affrontare il problema della sovracapacità.

“Insieme gli Usa e la Ue stanno inaugurando una nuova era di cooperazione transatlantica di cui beneficeranno tutti i nostri cittadini, sia ora che in futuro. E’ un testamento del potere della nostra forte partnership e di quello che gli Stati Uniti possono realizzare lavorando insieme ai loro amici”, ha sottolineato Biden in una conferenza stampa con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

“Continueremo ad aggiornare insieme le regole dell’economia del XXI secolo dimostrando al mondo che le democrazie sanno affrontare problemi difficili e fornire soluzioni valide, ad esempio conciliando come in questo caso la crescita con la lotta alla crisi climatica”, ha promesso il presidente, che ha usato il G20 anche per risolvere le strozzature delle catene di fornitura e fare pressing sull’Opec+ perché aumenti le forniture abbassando così i prezzi dell’energia: due fattori che frenano la ripresa.

“Dall’inizio dell’anno abbiamo ripristinato la fiducia e la comunicazione, è un’altra iniziativa chiave per la nostra rinnovata agenda transatlantica con gli Usa”, gli ha fatto eco la dirigente dell’esecutivo europeo, chiamandolo “dear Joe”. Anche il premier Mario Draghi ha espresso “grande soddisfazione” per l’accordo sui dazi che “conferma l’ulteriore rafforzamento in corso delle già strette relazioni transatlantiche e il progressivo superamento del protezionismo degli ultimi anni”.

L’accordo sulle tariffe segue quello sulla disputa Boeing-Airbus ed è uno dei vari successi che Biden può vantare al G20, insieme alla storica minimum tax sulle multinazionali (che genererà almeno 125 miliardi l’anno, di cui 60 solo per gli Usa), agli impegni sui vaccini per tutto il pianeta, alla piena sintonia con Gran Bretagna-Francia-Germania sulla ripresa dei negoziati nucleari con l’Iran, alla ricucitura del rapporto con Emmanuel Macron, costatagli quasi un mea culpa pubblico sulla crisi dei sottomarini.

Senza dimenticare la “forte convergenza” con i leader europei “sulla natura della sfida” con la Cina. Tanto da confidare che ora “gli alleati credono che dobbiamo suggellare quanti più progressi possibile finché è in carica un presidente come me, profondamente impegnato sul fronte transatlantico”.

Un presidente ora ai minimi nei sondaggi ma che potrebbe risalire se, tornando con successo anche dalla Cop26 di Glasgow, la Camera voterà la prossima settimana i suoi due grandi maxi piani da 3.000 miliardi di dollari per il rilancio americano, dalle infrastrutture al welfare, dall’educazione al clima.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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