Tennis, bis di Berrettini alle Atp Finals: “Un sogno”

Berrettini in una foto d'archivio.
Berrettini in una foto d'archivio.

ROMA.  – Sarà il primo italiano per due volte alle Atp Finals e le giocherà “in casa”, a Torino. Una qualificazione arrivata in una stagione da ricordare per Matteo Berrettini: 40 vittorie e dieci sconfitte.

Quest’anno ci è voluto il numero uno al mondo, Djokovic, per fermare il 25enne romano in finale a Wimbledon e ai quarti del Roland Garros e degli Us Open. Con sé l’allievo di Vincenzo Santopadre porterà al Palasport olimpico anche la sua prima finale Atp 1000 (a Madrid, persa contro Zverev), oltre ai titoli nel 500 di Londra e nel 250 di Belgrado.

“Non lo avevo neppure sognato, era qualcosa di troppo grande, ma ora sta accadendo, voglio fare del mio meglio”, ha dichiarato il n.7 del ranking. La certezza matematica dell’accesso alle Finals è arrivata all’esordio nell’Atp 500 di Vienna, dopo la vittoria per 7-6, 6-3 su Alexei Popyrin e la contemporánea sconfitta al primo turno del polacco Hubert Hurkacz, battuto da Andy Murray. Al prossimo turno Berrettini affronterà il georgiano Nikoloz Basilashvili, che ha eliminato lo spagnolo Pablo Carreno Busta, bronzo all’Olimpiade di Tokyo.

“Il 2020 è stato un anno difficile per me, dentro e fuori dal campo. Sto per giocare le mie seconde Finals e non posso crederci. Devo sempre ricordare da dove ho iniziato”, ha sottolineato Berrettini, che arriverà a Torino come n.6 dei magnifici otto.

“Quando nel 2019 mi dissero che le Finals sarebbero state a Torino, ricordo che il sindaco della città mi disse: ‘Ci vediamo a Torino’. E io: ‘Sì, d’accordo’. Poi mi sono qualificato per Londra e ora mi sto qualificando per Torino. Non riesco proprio a descrivere quanto sono felice. Spero che il Paese sia orgoglioso di me”.

Berrettini raggiunge così gli altri cinque già qualificati: Novak Djokovic, il campione degli Us Open Daniil Medvedev, il greco Stefanos Tsitsipas, il tedesco Alexander Zverev e il russo Andrey Rublev. Gli altri due posti saranno aggiudicati nelle ultime tre settimane della stagione dell’Atp tour: in prima fila a contenderseli ci sono Casper Ruud, Hubert Hurkacz, Jannik Sinner e Cameron Norrie. Dopo il trionfo ad Anversa il campione in erba di San Candido affronterà un impegnativo rush finale per superare il polacco ed essere il secondo azzurro in gare alle Atp Finals.

Se una stagione è in dirittura d’arrivo, dall’altra parte del mondo ci sono segnali poco incoraggianti in vista della prossima. Il “Kooyong Classic”, tradizionale torneo-esibizione che precede gli Australian Open, è stato annullato per il secondo anno consecutivo. Una scelta legata all’incertezza sulle regole anticontagio per i giocatori attesi a Melbourne.

Disposizioni che potrebbero escludere dal primo Slam del 2022 anche Djokovic, notoriamente no vax. Anche se un’e-mail della Wta trapelata questa settimana ha fatto intendere che i non vaccinati potrebbero partecipare, seppur dopo una quarantena di 14 giorni in hotel. Ma vista da Vienna, la capitale australiana è ancora lontana per Sinner. É a caccia di punti, domani vuole battere il gigante Opelka: nel mirino ha Torino.

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