Calcio, Rocchi promuove gli arbitri: “Ottima giornata”

Da sinistra: Spalletti, Mourinho, Gasperini e Simone Inzaghi. (ANSA)

ROMA.  – “Ottima giornata ieri, per gli arbitri”. É una sorta di “polemiche, no grazie” quello di Gianluca Rocchi, all’indomani della 9/a giornata d’andata del campionato di calcio di Serie A. Il designatore  rispedisce al mittente ogni addebito legato alle decisioni adottate nelle sfide dell’ultimo week-end, difendendo a spada tratta la clase arbitrale italiana.

Le espulsioni dei tecnici Spalletti, Mourinho, Simone Inzaghi e Gasperini, il rigore concesso alla Juventus contro l’Inter, il possibile rigore non assegnato al Napoli contro la Roma, i due cartellini rossi inflitti ai giocatori del Bologna nella sfida di sabato vinta dal Milan, ma non solo: il ricambio generazionale e la Var sono stati i temi sui quali si è soffermato principalmente Rocchi, parlando a Radio Anch’io-sport.

Nello specifico, Rocchi ha parlato solo dell’espulsione di Luciano Spalletti, in Roma-Napoli: “Io ieri ero all’Olimpico di Roma, ho parlato con entrambi gli allenatori che, a fine partita, si sono scusati e di questo sono molto contento. L’ho molto apprezzato. Spalletti è toscano come me, se avesse fatto la battuta a me avrei reagito diversamente, Massa è introverso e ha reagito diversamente. Forse, si è sentito attaccato. Noi abbiamo chiesto ai nostri ragazzi di essere educati, ma anche intransigenti: lo stanno facendo”.

All’indomani dei due big-match come Roma-Napoli e Inter-Juventus, con tre allenatori su quattro espulsi, l’ex arbitro fiorentino non peró andato moltre a proposito degli episodi, ma ha promosso a pieni voti i propri “fischietti”, evitando soprattutto i dubbi sul rigore concesso alla Juve nel finale della sfida con l’Inter.

“Sono veramente soddisfatto per la giornata di ieri: gli arbitri si sono comportati ottimamente. Stiamo assistendo a delle partite bellissime e penso che, se lo sono, un po’ del merito va anche ai nostri arbitri. Poi, se eventualmente ci fossero degli errori non ci tireremmo indietro: ci metteremmo la faccia, come ho fatto io in questo caso, mettendoci la voce, visto che siamo alla radio”.

Rocchi ha spiegato alcune scelte, come quella di affidare Inter-Juventus a un fischietto fra i più in voga, ma emergente, come Maurizio Mariani di Aprilia. “In questa stagione, con il ritorno del pubblico negli stadi, il compito degli arbitri è più difficile – ha detto Rocchi -. Noi abbiamo fatto la scelta di investire sui giovani: ieri avevamo Mariani e Massa, che sono internazionali, ma restano comunque due arbitri in crescita, pur non avendo l’esperienza di un Orsato – le sue parole, indiretta difesa dell’arbitro internazionale sotto i riflettori sette giorni fa per Juve-Roma -. Spero che tutto il mondo del calcio aspetti questi ragazzi: commetteremo degli errori, ma credo che il calcio italiano avesse bisogno di arbitri giovani e strutturati”.

“La Var? E’ uno strumento fondamentale – ha aggiunto -, che va usato e che ha portato grandi benefici, ma chiedo e pretendo che gli arbitri decidano sul campo. Del resto, ce lo chiedono anche gli allenatori e gli stessi giocatori. Come in tutte le novità, dopo i primi due anni, c’era soddisfazione, perché la Var ha portato molta più giustizia nel calcio, dal momento che i gol in fuorigioco sono quasi del tutto spariti. É però un meccanismo da oliare, ma sono sicuro che avrà tanto sviluppo: avremo una Var diversa in futuro”.

Nello specifico, Rocchi ha parlato solo dell’espulsione di Luciano Spalletti, in Roma-Napoli: “Io ieri ero all’Olimpico di Roma, ho parlato con entrambi gli allenatori che, a fine partita, si sono scusati e di questo sono molto contento. L’ho molto apprezzato. Spalletti è toscano come me, se avesse fatto la battuta a me avrei reagito diversamente, Massa è introverso e ha reagito diversamente. Forse, si è sentito attaccato. Noi abbiamo chiesto ai nostri ragazzi di essere educati, ma anche intransigenti: lo stanno facendo”.

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