Obama: “Gli Usa a una svolta, i repubblicani sono una minaccia”

L'ex presidente Barack Obama stringe la mano a Joe Biden in una foto d'archivio.
L'ex presidente Barack Obama stringe la mano a Joe Biden in una foto d'archivio. EPA/ERIK S. LESSER

NEW YORK. – Gli Stati Uniti sono a un “punto di svolta”. Barack Obama torna nell’arena politica per sostenere la candidatura del democratico Terry McAuliffe a governatore della Virginia. E lo fa attaccando i repubblicani che “minacciano la democrazia” con la loro opposizione alla tutela e all’allargamento dei diritti di voto. “I repubblicani stanno cercando di truccare le elezioni perché ci sono persone che non condividono le loro idee”, ha detto Obama invitando a respingere la “falsa guerra culturale” che i conservatori portano avanti.

La discesa in campo dell’ex presidente mostra l’importanza dell’elezione in Virginia, test nazionale per i democratici e soprattutto primo esame per l’amministrazione Biden in vista del 2022. Se fino a poco tempo fa una vittoria di McAuliffe sembrava scontata, visto anche il successo nello stato di Biden nel 2020, nelle ultime settimane a sorpresa il rivale repubblicano Glenn Youngkin ha recuperato e ora i due sono testa a testa con il 46% quando mancano pochi giorni al voto, in calendario il 2 novembre.

Perdere in Virginia sarebbe una schiaffo per i democratici e una bocciatura per Biden, già in forte calo nei sondaggi. Il presidente paga la spaccatura dei democratici sulla sua agenda economica sulla quale continua un duro braccio di ferro che potrebbe vedere il clima come il grande sconfitto. Ma la Casa Bianca risente anche della pandemia e di un’inflazione alta che inizia a farsi sentire sui portafogli degli americani.

E vista l’importanza dell’esito delle elezioni in Virginia – dove il voto anticipato è già in corso – i liberal hanno schierato l’ex presidente, figura chiave e popolare soprattutto fra i giovani. L’Election Day 2021 vede anche il voto per il governatore del New Jersey, dove i democratici corrono con Phil Murphy contro il repubblicano Jack Ciattarelli, criticato da Obama per aver partecipato a un comizio ‘Stop the Steal’, il movimento dei fan di Donald Trump convinti che Biden abbia rubato le elezioni 2020.

In programma c’è anche l’elezione per il sindaco di New York, città dove il 98% degli elettori registrati è democratico. Il favorito e probabile sostituto di Bill de Blasio è Eric Adams, afroamericano ex agente di polizia che si è detto pronto a raccogliere la difficile sfida di restituire sicurezza alla città, dove nell’ultimo anno la violenza è aumentata.

Lascia un commento