World Pasta Day, boom del consumo di spaghetti e pasta

World Pasta Day, pasta al pomodoro.
World Pasta Day, pasta al pomodoro. (ANSA)

ROMA. – Resta da Oscar il gradimento per la pasta in Italia e nel mondo con un consumo e un apprezzamento superiore ai livelli pre-pandemia per un raddoppio in 10 anni (2010-2020) quantificato dai quasi 9 ai circa 17 milioni di tonnellate annue, un milione in più rispetto al precedente record del 2019.

A fare da capofila al trend in crescita è l’Italia, leader per produzione (3,9 milioni di tonnellate) ed export dell’alimento (2,4 milioni di tonnellate), secondo l’Unione Italiana Food, organizzatrice il 25 ottobre, insieme all’ International Pasta Organisation (Ipo), del “World Pasta Day”, evento giunto alla 23° edizione e finalizzato a raccontare uno dei piatti simbolo della Dieta Mediterranea e articolato con un confronto sui grandi temi della ripresa per mostrare il “buono” della pasta, con i pastai italiani che si rivolgeranno ai pasta lovers per donare un piatto di pasta ai meno fortunati.

Ad oggi il settore dei pastai italiani genera un valore di 5,6 miliardi di euro, conta quasi 120 imprese e dà lavoro a oltre 10.200 addetti. All’Italia e agli italiani va anche la medaglia d’oro per il consumo con ogni connazionale che ne consuma oltre 23 kg all’anno, staccando in questa speciale classifica Tunisia, 17 kg, Venezuela, 15 kg, e Grecia, 12,2 kg.

Il 2020 ha inoltre consolidato la leadership, portando nelle dispense degli italiani 50 milioni di confezioni di pasta in più. Positivi sono anche i dati di mercato relativi alla pausa-pranzo: secondo un’indagine di InfoJobs, piattaforma in Italia per la ricerca di lavoro online, la pasta sembra essere il piatto perfetto per il 78,8% dei lavoratori italiani, perché “veloce da preparare e talmente versatile da non stancare mai”.

Note confortanti sono registrate anche per il comparto della pasta “alternativa” (ad esempio riso, legumi o farro) provata almeno una volta dall’80% degli italiani per l’indagine realizzata da Everli, marketplace della spesa online. Il prodotto nostrano è però vincente anche sulle tavole di tutto il mondo, con 1 piatto di pasta su 4 mangiati nel mondo che è italiano e un 62% della produzione Made in Italy che finisce all’estero per un export che va principalmente in Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Francia e Giappone con performance più importanti nel 2020 in Cina, Canada, Spagna e Arabia Saudita.

Uno dei piatti più amati al mondo non poteva non ispirare una gara di solidarietà per i più bisognosi: in occasione del “World Pasta Day” arriva quindi l’iniziativa dei pastai italiani in sostegno delle mense Caritas. Si può partecipare postando fino al 25 ottobre sui propri canali social lo scatto di un piatto di pasta con l’hashtag #Haveagoodpasta. Ogni scatto condiviso verrà caricato sul sito dedicato “Al Dente” (http://aldente.worldpastaday.org/) e “caricherà” un contatore online fino al raggiungimento di 300mila piatti di pasta, che i pastai italiani doneranno alle mense Caritas di quattro grandi città italiane: Milano, Roma, Napoli e Palermo.

Non poteva mancare al progetto la partecipazione di chef e ristoratori. Sono infatti 150 i ristoranti italiani e internazionali che hanno già aderito con menu speciali e una ricetta di pasta solidale ispirata al tema #haveagoodpasta che verrà proposta in carta fino al 25 ottobre e condivisa sui propri canali social per coinvolgere la propria community. Tra le nuove proposte culinarie, in occasione dell’evento, la versione dolce degli spaghetti al pomodoro realizzata da Valerio Braschi, chef del ristorante 1978 di Roma.

(di Gianluca Pacella/ANSA)

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