Buchmesse: “Sale la vendita di libri italiani all’estero”

Giornata conclusiva del salone del libro. Torino 18 ottobre 2021
Giornata conclusiva del salone del libro. Torino 18 ottobre 2021 ANSA/TINO ROMANO

BERLINO. – In Europa sono sempre più amati i libri italiani. E nel 2024 proprio l’Italia sarà ospite d’onore della Buchmesse di Francoforte, dove ieri ha inaugurato il suo padiglione, pubblicando dati che mostrano una editoria in forma, nel tempo della pandemia.

Anche nel 2020, infatti, sono aumentati i titoli venduti all’estero. E dentro i confini nazionali, con oltre 3 miliardi di giro d’affari (3.056 milioni di euro, più 0,1% rispetto al 2019) l’editoria si conferma prima industria culturale del Paese insieme alle pay tv, e terza industria editoriale europea, dietro solo a Germania (9,3 miliardi) e Regno Unito (7,5 miliardi).

“Il Rapporto sullo stato dell’editoria che presentiamo oggi alla Buchmesse di Francoforte conferma il buono stato di salute della nostra industria ma, soprattutto, il suo appeal all’estero – ha commentato il presidente dell’associazione italiana editori (Aie) Ricardo Franco Levi -. Siamo felici di poter presentare questi numeri qui alle fiera, dove il nostro Paese sarà ospite d’onore nel 2024, un evento a cui stiamo lavorando già oggi e che avrà un ruolo fondamentale per far conoscere ancora di più la cultura italiana nel mondo”.

“L’intera filiera dell’editoria ha lavorato, anche con il sostegno attivo del governo, per superare le difficoltà della pandemia, puntando tra l’altro ancora di più ai mercati esteri”, ha aggiunto in una nota l’ambasciatore d’Italia in Germania Armando Varricchio, presente all’inaugurazione insieme al direttore dell’ufficio ICE di Berlino Francesco Alfonsi e alla direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino Maria Carolina Foi.

Dal rapporto dell’Aie, emerge che l’editoria italiana è più internazionale: nel 2020 la vendita di diritti è stata pari a 8.586 opere, +0,2% rispetto al 2019 pari al 12% della produzione editoriale di novità. Nel 2001, solo il 4% dei titoli pubblicati trovavano interesse da parte delle case editrici straniere. Sul buon risultato dell’anno scorso hanno inciso le politiche di sostegno pubbliche, rileva il rapporto.

Il padiglione italiano della Buchmesse 2021 ospita 34 case editrici e offre fra l’altro una mostra di stampe con immagini selezionate sulla Divina Commedia di Sandro Botticelli, William Blake e illustrazioni a fumetto realizzate da Romics.

Un “Dante corner” è stato allestito anche nello stand degli istituti di cultura di Colonia e Berlino, che curano un programma di incontri con scrittori e intellettuali italiani. Fra gli altri, sono attesi Dacia Maraini, Claudia Durastanti, Edoardo Albinati, il dantistia Alberto Casadei e il genetista popolare Guido Barbujani. Oltre 70 Paesi sono rappresentati alla Buchmesse, una fiera quest’anno di nuovo “fisica”, che ha lanciato il tema “re:connect”.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)

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