Farmacie, tamponi oltre l’orario e in giorni di chiusura

Fila per eseguire i tamponi anticovid presso una farmacia del centro, Torino
Fila per eseguire i tamponi anticovid presso una farmacia del centro, Torino, 18 ottobre 2021. ANSA/TINO ROMANO

ROMA. – Farmacie aperte oltre l’orario di lavoro e anche nei giorni previsti di chiusura per fare fronte alle richieste di tamponi da parte dei cittadini ai fini del green pass, necessario per accedere ai luoghi di lavoro. La proposta della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) è stata accolta dal commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo, che ha chiesto alle Regioni di agevolare le farmacie in questa direzione.

Un servizio sempre disponibile sul territorio, dunque, verrà messo in campo dalle farmacie, pronte ad effettuare i test rapidi anche senza la prenotazione. L’obiettivo, spiega la Fofi, è quello di ampliare l’esecuzione dei tamponi rapidi nelle farmacie al fine di rispondere appunto all’obbligo della certificazione verde sui luoghi di lavoro.

Il commissario Figliuolo, sentito il ministero della Salute, ha dunque chiesto alle Regioni di agevolare le farmacie affinché possano continuare a effettuare i tamponi antigenici rapidi oltre gli orari e nelle giornate di chiusura e possano eseguire i tamponi anche nei casi in cui i soggetti non si siano prenotati. Da parte loro, assicura la Federazione, i farmacisti “sapranno sfruttare questa opportunità per rendere un servizio ancora più efficace ed efficiente”.

L’adesione da parte delle farmacie, spiega all’ANSA Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, “sarà su base volontaria e le farmacie che vorranno aderire devono comunicarlo alle aziende sanitarie locali e all’amministrazione comunale. E’ ancora troppo presto per una valutazione di quanti farmacisti risponderanno positivamente ma va sottolineato che alcune esperienze pilota di questo tipo sono già partite sul territorio”.

E’ il caso ad esempio del Piemonte, dove varie farmacie, afferma Tobia, “hanno deciso di restare aperte il sabato e la domenica, mentre farmacie aperte h24 sono presenti a macchia di leopardo nelle Regioni”. L’ampliamento degli orari di apertura, ribadisce il segretario di Federfarma, “non è un obbligo ma una possibilità in più, che noi apprezziamo perché incentiva i tamponi rapidi ai fini del green pass, fermo restando che l’unica vera soluzione è la vaccinazione anti-Covid”.

La richiesta di Figliuolo ha però aperto “una possibilità in più per le farmacie di venire incontro alle richieste degli utenti”. Quanto ai numeri, ieri è stato processato in Italia oltre un milione di tamponi di cui, spiega Tobia, “200mila sono test molecolari; dei restanti 800mila tamponi rapidi effettuati, i due terzi sono stati fatti in farmacia mentre un terzo è stato eseguito nelle strutture pubbliche”.

Nonostante le file che si registrano in varie città e l’aumento della richiesta degli esami rapidi, per ora la situazione appare comunque sotto controllo. Ad oggi, “non risultano difficoltà nell’approvvigionamento di tamponi da parte delle farmacie e dal sistema di distribuzione intermedia non viene segnalata alcuna carenza dei test”. Al momento, conclude il rappresentante di Federfarma, “l’approvvigionamento è assicurato ed i cittadini possono sentirsi tranquilli”.

(di Manuela Correra/ANSA)

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