Covid: boom di test in farmacia, agenda fino a dicembre

Una donna con il volto coperto da una mascherina sanitaria cammina accanto a una farmacia in Blignyvia adiacente all' Università Bocconi, Milano, 9 marzo 2021.
Una donna con il volto coperto da una mascherina sanitaria cammina accanto a una farmacia in Blignyvia adiacente all' Università Bocconi, Milano, 9 marzo 2021. AMSA/DANIEL DAL ZENNARO

ROMA. – Meno di 48 ore allo scoccare dell’obbligo di Green Pass per i lavoratori italiani. I non vaccinati ricorrono a uno o più tamponi a settimana, ma la situazione non è omogenea e in Italia l’incremento di prenotazioni è a macchia di leopardo. E dipende anche dalle zone geografiche dove si è vaccinato di più o di meno.

A scattare la fotografia dell’ansia da documento verde ci prova Federfarma che parla di forte incremento di prenotazioni di test rapidi nelle farmacie negli ultimi giorni. Un esempio la Liguria, dove c’è stata un’impennata di richieste sia di tamponi che per la prima dose di vaccino, da adesso e fino a dicembre. Proprio oggi sono state segnalate lunghe code davanti alle farmacie liguri che rientrano tra i punti vaccinali. Record per una a Sestri Ponente che ieri ha raggiunto le 10mila inoculazioni, 200 nelle ultime 24 ore.

A Bologna le agende sono già piene di appuntamenti fino alla fine dell’anno e molte persone chiedono le fasce orarie del mattino, prima di recarsi in ufficio. Diversa la situazione nel Lazio, una delle regioni più virtuose della campagna vaccinale: le prenotazioni per i tamponi sono di poco più alte rispetto ai mesi scorsi.

Ma è vero che in particolare a Roma per tutto settembre c’è stata una forte richiesta di prime dosi di immunizzante. A Torino verso un raddoppio di richieste di tamponi. A Macerata, Catania, Milano, Bari e Napoli l’incremento è sopra la media, ma sempre a seconda delle zone delle città.

Proprio a Napoli sono tanti i non vaccinati che entrano in farmacia per chiedere informazioni su tamponi e Green Pass: “E succede che alcuni, specie le persone che hanno timori e non certo chi rifiuta il siero per ideologia o pregiudizio, ci chiedano di spiegare benefici e rischi. Proprio ieri tre clienti determinati a fare il test per andare al lavoro alla fine si sono fatti vaccinare.

Come nel caso di una ragazza che lavora in una pizzeria a Fuorigrotta e aveva paura del vaccino, quando le ho spiegato bene la situazione si è convinta e ha deciso di farsi immunizzare. Poi era molto contenta di averlo fatto. Noi le abbiamo offerto gratuitamente i tre test che le servono per i prossimi 15 giorni di lavoro prima che le arrivi il Green pass dopo la prima dose”, racconta Nicola Stabile di Federfarma Campania.

Non solo, sempre dalla città partenopea i farmacisti segnalano che per esempio tra il personale delle forze dell’ordine, più persone prenotano due test a settimana, e fino al 31 dicembre, per poter lavorare. “In questo periodo stiamo riscontrando che ci sono più pazienti che si affidano ai consigli dei farmacisti, vediamo minore rigidità. E stanno anche aumentando le prime dosi” sottolinea il vicepresidente nazionale di Federfarma Alfredo Procaccini.

Intanto con il crescere della domanda, sta aumentando anche il numero delle farmacie che si associano ai punti vaccinali: “La richiesta è aumentata, le farmacie si stanno organizzando per far fronte alle richieste – dice il presidente di Federfarma, Marco Cossolo – al protocollo di intesa hanno aderito 7.500 farmacie su 9.000 e in questi giorni sono prevedibili ulteriori adesioni”.

(di Silvana Logozzo/ANSA)

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