Clima: attivisti bloccano strade per la PreCop26

Un blocco stradale organizzato dai ragazzi della Climate Justice Platform, che si sono posizionati in alcune delle vie di accesso al Mico per tentare di bloccare l'arrivo alla Pre-cop a Milano
Un blocco stradale organizzato dai ragazzi della Climate Justice Platform, che si sono posizionati in alcune delle vie di accesso al Mico per tentare di bloccare l'arrivo alla Pre-cop a Milano, 30 settembre 2021. ANSA/Andrea Fasani

MILANO. – Strade bloccate, macchie rosso sangue lasciate simbolicamente sull’asfalto, sirene che suonano ogni ora “per ricordare che il tempo sta scadendo”: così i giovani della Climate Justice Platform e di Exctintion Rebellion hanno accompagnato questa mattina a Milano il primo giorno dei lavori della preCOP26, cui ha preso parte anche il presidente del consiglio Mario Draghi.

Una contestazione si è verificata anche all’interno del Mico, dove il discorso di Draghi – che in mattinata aveva incontrato in prefettura Greta Thunberg e Vanessa Nakate – è stato brevemente interrotto da alcuni giovani, regolarmente accreditati, che si sono alzati con dei cartelli gridando “El pueblo unido jamas sera vencido”.

Greta Thunberg ha scelto il silenzio per protestare contro l’azione della polizia che ha fermato i delegati che avevano inscenato la protesta. “Quando la polizia ferma 7 ragazzi che alzano un cartello – ha commentato l’attivista italiana Martina Comparelli – non possiamo più parlare di contenuti”.

Greta, Vanessa, Martina e una delegata danese hanno poi tenuto una conferenza fuori dal Mico, chiuso dopo la protesta. Un incontro nel corso del quale le uniche parole pronunciate da Greta sono state: “venite allo sciopero di domani”. Sempre in mattinata, sono stati portati in Questura per essere identificati tre degli attivisti che hanno bloccato alcune strade di accesso al Mico.

I ragazzi, divisi in tre gruppi, si erano posizionati in piazza Amendola, davanti al Gate 2 e su viale Scarampo e i vigili sono stati costretti a deviare il traffico. Tra le auto bloccate, gli attivisti dicono ci fosse anche anche quella del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Tra forze dell’ordine e manifestanti c’è stato anche un breve momento di tensione, quando gli uomini della Guardia di Finanza hanno alzato i manganelli sugli attivisti, che si erano legati l’un l’altro per le braccia attraverso dei tubi di plastica. I blocchi sono rimasti fino alle 12 circa, quando gli attivisti si sono mossi verso il campo sportivo 25 aprile, dove oggi prende il via il loro ‘climate camp’.

A presidiare il Gate 2, i ragazzi di Exctintion Rebellion, con uno struzzo gigante scelto come “simbolo dell’indifferenza – spiegano i giovani, alcuni dei quali arrivati in bicicletta da Torino – con cui è stata trattata la crisi climatica. Noi la testa non la nascondiamo sotto la sabbia, la solleviamo e facciamo ciò che è necessario: la nostra è una disobbedienza civile, ci facciamo sentire e creiamo disturbo in maniera non violenta”.

Per “suonare l’allarme della crisi climatica ed ecologica”, gli attivisti hanno fatto risuonare all’esterno del Mico una sirena ogni ora. Quanto successo questa mattina “è normale – ha commentato il sindaco di Milano Beppe Sala – non c’è mai stata una Cop o eventi del genere senza qualche tensione. Bisogna veramente essere pronti, ma mi pare che il prefetto abbia totalmente in mano la situazione e così il questore e io mi fido del loro lavoro”.

(di Gioia Giudici/ANSA)

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