L’inflazione di settembre balza al 2,6%, volano le bollette

Persone ad un mercato ortofrutticolo.
Persone ad un mercato ortofrutticolo.

ROMA. – L’inflazione a settembre balza al 2,6% dal 2% di agosto segnando l’aumento dei prezzi più ampio da ottobre 2012: E se rispetto ad agosto i prezzi calano complessivamente dello 0,1% l’Istat certifica, sulla base dei dati preliminari, la corsa dei prezzi rispetto a settembre 2020, trainati dall’energia in una situazione di complessiva ripresa economica.

La crescita acquisita per l’anno è dell’1,7%. In Germania va peggio: il tasso d’inflazione, sempre su base annua, schizza al 4,1%, segnando i massimi da circa trent’anni, superando anche le attese degli analisti che scommettevano su un 4%. Accelerazione dell’inflazione anche in Francia dove il tasso a settembre sale al 2,1% dall’1,9% di agosto.

In tutta Europa l’indice dei prezzi al consumo, armonizzato Ue, risente soprattutto dei prezzi energetici, più cari del 14% rispetto all’anno scorso “quando le restrizioni dovute al coronavirus hanno frenato domanda e prezzi”, spiegano gli analisti. Su base mensile l’indice armonizzato nell’Unione sale allo 0,3% contro lo 0,2% atteso e dopo il +0,1% di agosto. E per domani sono attesi i dati sull’inflazione nell’eurozona. Gli economisti prevedono un’accelerazione al 3,3%, dato che farebbe registrare il livello più alto da 13 anni a questa parte.

Per quanto riguarda l’evoluzione dell’inflazione in Italia, i consumatori dell’Unc parlano di “dato grave e allarmante” e sottolineano che l’aumento dei prezzi peserà per una coppia con due figli per 959 euro (361 solo per abitazione).” Nonostante il calo congiunturale dell’inflazione, dovuta al fatto che gli italiani hanno finito le ferie ed è venuta meno la stangata sulle vacanze, scrivono, l’inflazione annua si impenna in modo preoccupante. Bisogna che il Governo intervenga immediatamente per raffreddare i prezzi dei beni energetici”.

La divisione di spesa che registra l’aumento di prezzi più consistente nel nostro Paese è quella dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili con una crescita del 9,7% tendenziale a settembre (era 9,6% ad agosto) e un aumento dei prezzi acquisito per l’anno del 5,2%. I trasporti segnano una crescita tendenziale dei prezzi del 7% (era del 5,3% ad agosto) e un aumento acquisito per l’anno del 4,4%.

Accelerano anche i prezzi dei prodotti alimentari con un +1,3% tendenziale a fronte di un +0,8% di agosto (ma la crescita acquisita è dello 0,4%, inferiore alla media complessiva). Per i prezzi dei prodotti alimentari si registra un +0,3% complessivo su agosto a fronte del -0,1% medio complessivo (invariati sul mese i prezzi della abitazione). Le uniche divisioni di spesa che registrano un calo dei prezzi a settembre sull’anno sono l’istruzione (-3,8%) con un -2,7% acquisito per l’anno e le comunicazioni (-1,1%) con un -2,2% acquisito per l’anno.

Balzo in avanti anche per i servizi ricettivi e la ristorazione che complici la compagna vaccinale e il desiderio di tornare alla normalità segnano un aumento dei prezzi dello 0,3% su agosto e un aumento dei prezzi tendenziale del 2,8%, superiore alla media. La crescita dell’inflazione è trainata dai beni energetici con un +20,2% a settembre tendenziale a fronte del +19,8% di agosto a usa volta spinti dalla crescita dei prezzi dei beni regolamentati (+34,3% a fronte del +34,4% di agosto) mentre i non regolamentati segnano un aumento dei prezzi nel mese del 13,3% sull’anno a fronte del 12,8% di agosto, I beni energetici hanno un’inflazione acquisita dell’11,1% a fronte dell’1,7% complessivo. Per la benzina si registra un aumento tendenziale del 18,4% (dal 17,6% di agosto) e un aumento sul mese dello 0,3%.

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