Golf Ryder Cup: è trionfo Usa. Ora tocca a Roma

Collin Morikawa in azione nel Ryer Cup. (ANSA)

ROMA.  – Un epilogo senza precedenti, che ha segnato il trionfo degli Stati Uniti e la sconfitta da incubo dell’Europa. In Wisconsin la 43/a edizione della Ryder Cup s’è chiusa con un perentorio 19 a 9 per i padroni di casa che, nel 2023, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) – quando la sfida tra Vecchio Continente e Usa si disputerà per la prima volta in Italia – difenderanno il titolo.

“Sarà uno spettacolo”. Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, non ha dubbi. “Aspettiamoci uno evento unico, a livelli altissimi, perché se così non fosse si contraddirebbe tutto quello che è stato fatto dallo sport italiano in questo periodo con delle Olimpiadi e Paralimpiadi meravigliose.

E l’auspicio è quello di avere in campo golfist italiani, stiamo lavorando duramente per contribuire a fornire all’Europa i campioni che merita”. Al Whistling Straits Golf Course di Kohler non c’è stata storia. “Per l’Europa – ha aggiunto Chimenti ai microfoni de “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento – è stata una sconfitta umiliante. Penso che le regole debbano cambiare e permettere a un capitano di portare i migliori e non di adeguarsi a criteri di qualificazione che si basano anche su risultati pregressi”.

La compagine a stelle e strisce ha dominato dall’inizio alla fine riscattando così la sconfitta subita nel 2018 a Parigi. “Questa è la compagine più forte della storia della Ryder Cup”. N’è certo Steve Stricker (nato e cresciuto in Wisconsin), capitano degli yankee, che si gode il trionfo del suo “dream team”.

Gioisce anche Tiger Woods, grande assente in Wisconsin ma sempre vicino alla squadra tra telefonate e messaggi. “É stata una prestazione dominante. Non vedo l’ora di festeggiare insieme, complimenti a voi tutti”. Così su twitter il californiano ha celebrato l’exploit. Sono stati semplicemente più forti e hanno meritato il successo, giocando meglio”. Queste invece le dichiarazioni di Padraig Harrington, capitano del team Europe. “Una umiliazione”.

Da Marca a L’Équipe, dalla BBC al The New York Times. La stampa mondiale parla di “passeggiata” e “dominio” americano. Ma anche della disfatta della compagine continentale. Nei doppi come nei singoli, non c’è stata storia. In vantaggio per 6 a 2 dopo la prima giornata, gli Stati Uniti hanno allungato il passo e chiuso la seconda sull’11 a 5. Poi, hanno chiuso in trionfo la contesa.

A regalare il mezzo punto della gloria è stato Collin Morikawa, 24enne di Los Angeles e primo golfista nella storia a vincere al debutto il PGA Championship e il The Open. Sugli spalti e oltre le corde scoppia la festa dei 40.000 spettatori (praticamente tutti americani) presenti. “Usa, Usa”, il coro incessante. Sul velluto, gli Stati Uniti continuano a macinare colpi e giocate. Trascinatore assoluto è Dustin Johnson che supera 1up Paul Casey, vince tutti e cinque gli incontri disputati in Wisconsin ed emula quanto fatto da Francesco Molinari nel 2018 a Parigi.

L’ultimo americano a riuscire in questa impresa fu, nel 1979, Larry Nelson. Grande appassionato di basket, ha deciso quest’anno di saltare le Olimpiadi di Tokyo per concentrarsi al meglio sulla Ryder Cup. E ora si prepara a sposare Paulina Gretzky, figlia di Wayne Douglas, leggenda della National Hockey League. Per il Vecchio Continente è notte fonda.

La squadra oggi sembra da rifondare e il gap con gli americani incolmabile. E al 2023 mancano “solo” due anni. Arrivederci a Roma.

L’Italia prepara il suo show che entrerà nel vivo già da gennaio 2022 quando ci sarà la scelta dei capitani. Lee Westwood (che in Wisconsin ha raggiunto la cifra record di 47 partite giocate in Ryder Cup, eguagliando il primato di Phil Mickelson) è l’indiziato numero 1 a prendere il posto di Harrington quale capitano dell’Europa. Gli Usa e la Città Eterna sognano Woods ma Stricker ha dimostrato capacità e caparbietà, con gli Stati Uniti che stavolta hanno brillato anche per coesione e senso di appartenenza. Tant’è, Roma è pronta e non vede l’ora di ammirare da vicino la sfida tra i due mondi del golf.

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